Veicolo elettrico
Controcorrente

Anche i veicoli elettrici saranno tassati: siete favorevoli o contrari alla decisione del Consiglio federale di sopprimere l’esenzione dall’imposta?

Di Antonio Bolzani

  • Keystone
  • 9.11.2023
  • 40 min
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Anche i veicoli elettrici saranno tassati: partiamo dalla notizia di ieri e dalla scelta del Consiglio federale che ha deciso la soppressione dell’esenzione dall’imposta a partire dal prossimo anno: dal 2024 cade in effetti l’esenzione fiscale per gli autoveicoli elettrici e quindi gli importatori potrebbero essere costretti ad aumentarne il costo qualora non volessero accollarsi la spesa per l’imposta. Siete favorevoli o contrari alla decisione del nostro Governo di togliere l’esenzione dall’imposta per i veicoli “verdi”? Avete un’auto elettrica o pensate di acquistarla prossimamente? Preferite avvicinarvi all’elettrico con un’auto ibrida? Dite la vostra oggi, telefonandoci allo 0848 03 08 08 o scrivendoci via Wathsapp allo 076 321 11 13. Dal 1° gennaio 2024 gli autoveicoli elettrici saranno dunque assoggettati all’imposta sugli autoveicoli. Nella sua seduta di ieri il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della procedura di consultazione concernente la soppressione dell’esenzione dall’imposta e ha approvato la modifica della relativa ordinanza. In pratica, con questa operazione, il Governo intende contrastare le perdite fiscali e garantire il conferimento di risorse a favore del Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). L’imposizione degli autoveicoli elettrici è parte del piano di correzione per il bilancio della Confederazione già avallato dal Consiglio federale a suo tempo. Sulla base della legge federale sull’imposizione degli autoveicoli, la Confederazione riscuote un’imposta del 4 per cento sugli autoveicoli destinati al trasporto di persone o di merci. Conformemente alla Costituzione federale, le entrate provenienti dall’imposta sugli autoveicoli sono vincolate per il conferimento al FOSTRA. L’esenzione per gli autoveicoli elettrici si applica dall’introduzione dell’imposta sugli autoveicoli nel 1997, in quanto il Consiglio federale intendeva allora creare degli incentivi economici per lo sviluppo della mobilità elettrica. Nel frattempo, con la crescita della mobilità elettrica, secondo il Governo “la situazione è cambiata notevolmente”. Dal 2018 al 2022 il numero di autoveicoli elettrici importati annualmente è aumentato di quasi sei volte, passando da circa 8’000 a oltre 45’000. Nel primo semestre del 2023 sono stati importati circa 30’400 autoveicoli elettrici (+66 per cento rispetto a 12 mesi fa). Questo aumento ha comportato un consistente calo delle entrate provenienti dall’imposta sugli autoveicoli: le perdite fiscali nel 2022 sono state di circa 78 milioni di franchi, mentre per il 2023 si prevedono perdite di circa 100–150 milioni di franchi. Mantenendo l’esenzione dall’imposta, le perdite fiscali stimate per il periodo dal 2024 al 2030 sarebbero ammontate a circa 2–3 miliardi di franchi. Con la soppressione dell’esenzione dall’imposta, dal 1° gennaio 2024 gli autoveicoli elettrici saranno assoggettati alla normale aliquota del 4 per cento prevista per gli altri tipi di veicolo. L’imposta viene riscossa sul prezzo all’importazione e non sul prezzo di vendita finale degli autoveicoli.

È ospite:
Marco Doninelli, direttore dell’UPSA (Unione professionale svizzera dell’automobile – Sezione Ticino)

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