Svizzera, popolazione, aumento, milioni
Controcorrente

Più abitanti e meno nascite: quale Svizzera vi immaginate in futuro?

Di Antonio Bolzani

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  • 09.04.2024
  • 40 min
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Chiunque immagina e vorrebbe la “sua” Svizzera: intanto le ultime statistiche ci dicono, fra l’altro, che nel nostro Paese vi è stato un ulteriore aumento demografico con quasi nove milioni di abitanti ma nel contempo sono calate le nascite e il numero medio di figli per donna da 1,39 a 1,33. Di fronte al costante incremento della popolazione quali scelte politiche, economiche e sociali dovranno essere fatte tempestivamente per garantire a tutti/e una buona qualità di vita? Ne parliamo con voi in diretta allo 0848 03 08 08; oppure scriveteci via Wathsapp allo 076 321 11 13.
Il tema è di grande attualità: proprio la settimana scorsa L’UDC ha depositato in Cancelleria federale 114’600 firme a sostegno della sua iniziativa “No a una Svizzera da 10 milioni!”. Secondo i democentristi l’immigrazione incontrollata sta danneggiando il Paese e secondo la loro tesi l’alto livello di sostegno al testo attesta che la popolazione chiede con urgenza per la Confederazione un’immigrazione sostenibile e controllata in modo indipendente.
Intanto i numeri ci indicano che sempre più gente vive in Svizzera: nel 2023 la popolazione residente permanente è aumentata dell’1,6% rispetto all’anno precedente, superando gli 8,96 milioni di abitanti. Lo ha indicato la settimana scorsa l’Ufficio federale di statistica (UST). L’incremento demografico registrato lo scorso anno è quasi due volte superiore a quello del 2022 (+0,9%) ed è il più consistente fin dall’inizio degli anni Sessanta. Nel periodo in rassegna la popolazione è aumentata in tutti i cantoni: la variazione maggiore è stata osservata in Vallese (+2,4%), Sciaffusa e Argovia (entrambi +2,2%), mentre la crescita minore è stata registrata nel Giura (+0,9%), a Neuchâtel, in Ticino e Appenzello Interno (ciascuno con il +1,0%).

L’immigrazione - dopo una fase di rallentamento registrata negli anni della pandemia - è ripresa nel 2022 ed ha continuato ad aumentare lo scorso anno. Alla fine del 2023 le immigrazioni rilevate sono state 263’800 (22’100 persone di nazionalità svizzera e 241’700 persone straniere), pari a una progressione del 38,2% rispetto al 2022. 53’100 casi hanno riguardato persone con statuto di protezione S provenienti dall’Ucraina (ovvero il 20,1% delle persone immigrate totali).
Sono invece leggermente calate le emigrazioni: se ne sono registrate 121’600 (di cui 30’700 di persone svizzere e 90’900 di persone straniere), ovvero lo 0,5% in meno rispetto all’anno precedente. Di conseguenza è aumentato anche il saldo migratorio e cioè la differenza tra immigrazioni ed emigrazioni, passato da 68’800 nel 2022 a 142’300 nel 2023 (+106,9%). A questo saldo migratorio elevato è riconducibile all’incirca il 95% della crescita demografica osservata nel 2023 (contro il 90% del 2022). Si tratta del saldo migratorio più alto mai registrato in Svizzera. Escludendo le persone provenienti dall’Ucraina, esso si sarebbe attestato a 89’200 persone, ovvero il 29,6% in più rispetto al 2022. Durante il 2023 gli svizzeri ad aver lasciato il Paese sono stati meno rispetto al 2022 (-1,8%), mentre sono stati più numerosi quelli che vi sono tornati (+1,4%). Le immigrazioni fra le persone di nazionalità straniera sono nettamente aumentate rispetto all’anno precedente (+43,0%), mentre le emigrazioni sono rimaste stabili (0,0%). Nel 2023, il saldo migratorio provvisorio è quindi stato positivo per gli stranieri (+150’800) e negativo per quelle di nazionalità svizzera (-8600).
L’UST sottolinea che se non fossero state considerate le persone provenienti dall’Ucraina, la crescita della popolazione si sarebbe attestata all’1,0%. Nel 2022 esse sono state 62’700. Le persone con statuto S che sono ancora in Svizzera un anno dopo il loro arrivo contribuiscono fortemente all’aumento del saldo migratorio provvisorio registrato per il 2023. Più di un terzo (37,3%) di questo saldo è infatti dovuto al loro passaggio dalla popolazione residente non permanente a quella permanente.
I movimenti migratori verso la Svizzera delle persone cittadine di un Paese dell’UE o dell’AELS costituiscono la parte più grande del saldo migratorio (44,9%). Tra di esse la parte del leone va ai tedeschi, ai francesi e agli italiani.
Nel 2023 il numero di persone straniere che risiedevano in modo permanente in Svizzera aveva raggiunto provvisoriamente quota 2,42 milioni, ovvero il 27,0% della popolazione residente permanente. L’UST rileva che la popolazione straniera aumenta più rapidamente di quella di nazionalità svizzera (il +5,2% contro il +0,4%). Fra il 2022 e il 2023, la crescita della popolazione di nazionalità straniera è più che raddoppiata, passando dal 2,3 al 5,2%. Se non fossero state considerate le persone provenienti dall’Ucraina, la crescita della popolazione straniera si sarebbe attestata al 2,9%.
Parallelamente all’aumento demografico si rileva da alcuni anni un calo della fecondità. Nel 2023, il numero medio di figli per donna si è attestato provvisoriamente a 1,33, rispetto agli 1,39 del 2022. Si tratta del valore più basso mai osservato. Nel 2023 la Svizzera ha registrato 79’800 nati vivi, 2500 (3,1%) in meno rispetto al 2022. Il tasso di fecondità si situa a un livello basso da due anni (2023: 9,0 nascite ogni 1000 abitanti; 2022: 9,4). Nella maggior parte dei Cantoni si sono contate meno nascite rispetto al 2022.
In flessione anche i decessi: nel 2023 in Svizzera sono morte 71’700 persone, ovvero 2’800 (3,7%) in meno rispetto al 2022. Il numero di decessi registrati in Svizzera è principalmente riconducibile all’invecchiamento della popolazione: l’88% dei casi riguarda infatti persone di 65 anni o più. Tra il 2022 e il 2023 la speranza di vita alla nascita è aumentata da 81,6 a 82,3 anni per gli uomini e da 85,4 a 85,9 anni per le donne (dati provvisori).
Infine, l’UST informa che rispetto al 2022, sono diminuiti sia il numero di matrimoni (37’500, -8,3%) sia quello dei divorzi (15’500, -4,3%).

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