Dall’anoressia nervosa e il desiderio di scomparire all’iperalimentazione compulsiva, dalla bulimia nervosa alle nuove fissazioni di vigoressia e ortoressia, i disturbi del comportamento alimentare (DCA) hanno subito un incremento preoccupante nel periodo post-pandemico, principalmente nella fascia di popolazione sotto i 20 anni (nove casi su dieci di sesso femminile).
Un disagio profondo nella relazione tra cibo e dimensione affettiva e psicologica che, a volte, in famiglia passa sottotraccia e mette i genitori in crisi su come affrontare questa difficoltà e trovare un supporto adeguato. Alessia Caracciolo ne ha parlato con la psichiatra e psicoterapeuta Claudia Ariemma, responsabile del Centro DCA presso l’OSC di Mendrisio.
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