Il mistero sull'uccisione di JFK continua
Millevoci

60 anni di un mito, quello di JFK e della sua uccisione a Dallas

Di Nicola Colotti

  • 27.07.2023
  • 48 min
  • keystone
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Accadde tutto in pochi secondi sotto il sole di mezzogiorno a Dallas, in Texas, il 22 novembre 1963. I colpi di fucile sparati da una finestra al sesto piano del Texas School Book Depository da Lee Harvey Oswald misero fine alla vita del presidente americano John F. Kennedy e segnarono l’inizio di un mito, anzi due, che dopo sessant’anni resistono ancora. Quello di un presidente giovane e brillante stroncato dalla furia omicida e quello delle tante ipotesi (alcune molto, troppo fantasiose) sul come e perché avvenne l’attentato. Lo scrittore e regista italiano Diego Verdegiglio, uno dei massimi esperti del caso Kennedy, lo ha definito qualche anno fa in un lungo articolo per il sito del CICAP “la madre di tutti i complotti” (sottotitolo: Come l'assassinio di JFK ha dato origine a ogni tipo di cospirazione immaginabile). Quest’anno ricorrono a novembre i 60 anni dall’attentato di Dallas e già in queste settimane sono apparsi articoli di rievocazione, in particolare del celebre viaggio di Kennedy a Berlino Ovest e della sua celebre frase pronunciata in tedesco: Ich Bin ein Berliner. Il mito di JFK (e della sua uccisione) passa anche dalle tensioni geopolitiche dell’epoca: dalla Cortina di ferro e la contrapposizione con l’URSS, alla crisi dei missili di Cuba fino al Vietnam. La breve parabola dei mille giorni di Kennedy alla Casa Bianca si interrompe bruscamente a Dallas, lasciando il mondo attonito e sgomento. Chi ha ucciso il Presidente e soprattutto perché? Sono domande che hanno trovato mille risposte, molte delle quali dopo le teorie più articolate e complottiste sono tornate al punto di partenza. Ad uccidere John Kennedy fu il solo Lee Harvey Oswald (e a uccidere Oswald fu il solo Jack Ruby). Ne parliamo con Diego Verdegiglio, autore anche di un documentato e corposo saggio del 1998 dal titolo: Ecco chi ha ucciso John Kennedy. L’occasione per ricordare non soltanto l’avvicinamento all’anniversario dell’attentato, ma anche la nascita di un’inesauribile corrente di teorie del complotto e della cospirazione che il cinema (in particolare il film JFK di Oliver Stone) ha contribuito ad alimentare.

Ne parliamo con:
Diego Verdegiglio, scrittore, saggista, attore e regista italiano; autore di Ecco chi ha ucciso John Kennedy (ed. Mancosu, 1998)

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