Tags: Lugano, convegno, 36mila, km, altezza, satellite, TIROS, operativo, Marco Gaia, Hans Peter Roesli, Millevoci, 2012D
Sono passati più di 50 anni dalle prime immagini satellitari meteorologiche della Terra. Era il 1960 e il satellite TIROS rimase operativo per circa tre mesi. Yuri Gagarin non era ancora diventato il primo uomo nello spazio e lo Sputnik era stato lanciato solo tre anni prima. Da allora la meteorologia satellitare ha fatto passi da gigante. Oggi non potremmo compiere molte delle normali attività umane senza i dati forniti dai satelliti meteorologici. Per capirlo basta guardare le spettacolari immagini dell’uragano Sandy che ha colpito i Caraibi e gli Stati Uniti. Avere sofisticati satelliti meteorologici, molti dei quali in orbita geostazionaria, tuttavia non basta. Ci vogliono esperti e organizzazioni che possano utilizzare al meglio i dati forniti da questi sofisticati mezzi tecnologici. Ecco perché dal 4 al 9 novembre si svolge a Lugano il 40.mo incontro del Gruppo di coordinamento dei satelliti meteorologici sotto l’egida dell’Organizzazione meteorologica mondiale e sostenuto da MeteoSvizzera. Ad ospitare l’importante simposio internazionale con esperti da Europa, Stati Uniti, Russia, Cina, India, è dunque la Svizzera che riafferma così il suo ruolo niente affatto secondario nelle organizzazioni scientifiche internazionali
Ospiti:
Marco Gaia, meteorologo, direttore del centro regionale sud di MeteoSvizzera Locarno Monti e Hans Peter Roesli, meteorologo, già rappresentante della Svizzera in seno a Eumetsat
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