I milioni di miliardi di operazioni al secondo dei super computer del Centro Svizzero di calcolo scientifico (CSCS), tra i più potenti al mondo, al servizio della scienza e della ricerca: dalla fisica solare, alla meteorologia, alla biologia alle scienze spaziali. Il CSCS di Lugano che attualmente detiene il più potente calcolatore europeo collabora con altre istituzioni scientifiche della Svizzera e del Canton Ticino. Tra queste anche l’IRSOL, l’Istituto di ricerche solari di Locarno che si occupa di osservare e analizzare il comportamento dell’atmosfera del Sole.
Non è facile immaginare che la straordinaria capacità di calcolo delle macchine del CSCS può essere d’aiuto a chi osserva il nostro astro con telescopi e filtri particolari come avviene all’IRSOL. È proprio da queste interazioni tra scienza sperimentale e tecnologia scientifica applicata che nascono nuovi progetti di ricerca e collaborazioni internazionali utili allo sviluppo degli istituti d’eccellenza del nostro territorio.
Lo stesso IRSOL entra dunque in progetto europeo denominato EST (European Solar Telescope) per creare una “Solar Net” (rete solare) per lo studio della superficie e dell’atmosfera del Sole. E lo fa potendo sfruttare la potenza di calcolo del CSCS di Lugano per costruire simulazioni e modelli sempre più diffusi e necessari nella ricerca applicata di oggi.
Ospiti:
Renzo Ramelli, vicedirettore dell’Istituto di ricerche solari di Locarno Monti (IRSOL)
Michele De Lorenzi, vicedirettore del Centro svizzero di calcolo scientifico di Lugano (CSCS)
Maria Grazia Giuffreda, direttrice associata del Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS)
Ospiti:
Michele De Lorenzi, Maria Grazia Giuffreda, Michele Bianda
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