App per il tracciamento del virus
Millevoci

App di tracciamento, privacy e prevenzione: quanta e quale tecnologia nella salute pubblica? (3./3)

Dibattito a cura di Nicola Colotti, in conduzione Elisa Manca

  • keystone
  • 25.01.2022
  • 11:05
  • Società
  • COVID-19

Che fine hanno fatto le applicazioni per smartphone per il tracciamento dei contatti e dei contagi da Covid19? Nonostante la loro diffusione iniziale in diversi paesi europei, con milioni di scaricamenti, il loro utilizzo per lo scopo per cui erano state progettate e realizzate si è rivelato un fallimento. Sulla stampa sono apparsi in questi giorni dati raccolti a livello europeo che indicano percentuali molto basse di casi registrati (attorno al 5%, o anche meno). In Svizzera le cose sembrano essere andate un po’ meglio, ma a un anno e mezzo del lancio di SwissCovid, avvenuto il 25 giugno 2020, della App di marca tutta elvetica si parla poco o niente. L’insuccesso sarebbe il risultato di diversi fattori, tecnologici e “culturali”; da un lato queste applicazioni sono state ritenute poco efficaci, dispendiose in termini di consumi di batteria, dall’altro eccessivamente invadenti a livello di privacy. Una percezione, questa, che si è acuita con il passare del tempo e l’inasprimento delle regole legate al certificato Covid (Covid Pass). Insomma, a prevalere sarebbe stata la percezione di un’eccessiva invadenza della sfera individuale, nonostante l’interesse pubblico preminente. Tuttavia, è prematuro parlare uno spreco di denaro pubblico. Lo sviluppo di questi strumenti digitali, in alcuni casi a tempo di record, è costato molto denaro ma ha permesso lo sviluppo di un Know-how tecnologico che servirà anche in futuro. Le tecnologie digitali applicate alla salute individuale e collettiva è una via tracciata da tempo e la pandemia rappresenta una sorta di “stress test” del quale fare tesoro per il futuro. La raccolta, lo stoccaggio sicuro di dati personali anonimizzati e la capacità di trattarli da parte delle autorità sanitarie sono tasselli di un unico mosaico al quale le politiche di prevenzione sanitaria e di salute pubblica potranno ispirarsi in futuro. Con quali prospettive?

Ne parliamo con:
Emiliano Albanese, epidemiologo, coordinatore di Immunitas Ticino, Professore di Salute Pubblica alla Facoltà di scienze biomediche dell’USI
Angelo Consoli, responsabile del Laboratorio di Cybersecurity della SUPSI
Paolo Attivissimo, giornalista informatico, esperto della App Swiss Covid

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