Una conferenza nell’ambito di un ciclo promosso dalla Fondazione Möbius Lugano che guarda “al passato digitale ultimo e scorso” ci offre l’occasione per incontrare un esperto di livello mondiale nella scienza informatica. Alessandro Curioni è direttore dell’IBM Research lab di Zurigo e si è occupato di “cognitive computing” e “computational science”. Dopo un dottorato alla Scuola Normale Superiore di Pisa Curioni ha iniziato come ricercatore a Zurigo in una delle più antiche e note aziende informatiche che hanno fatto la storia della trasformazione digitale nel corso del ventesimo secolo.
La International Business Machine, abbreviata IBM, è diventata un simbolo dell’evoluzione tecnologica che in pochi decenni ci ha portati dalla scheda perforata e i dischi magnetici all’Internet delle cose e all’intelligenza artificiale.
Una progressione a tratti fulminante, a tratti accidentata, in cui le soluzioni innovative hanno aperto nuove strade che ci hanno condotti nel presente digitale. In questo senso i 107 anni di esistenza di IBM rappresentano una metafora del tempo lungo delle moderne tecnologie, le cui recenti trasformazioni appaiono quotidiane e istantanee, ma sono frutto del lavoro avviato un secolo fa immaginando che un giorno le macchine pensanti non sarebbero state soltanto fantascienza, ma una concreta opportunità di evoluzione dell’ingegno umano.
Ospiti:
Alessandro Curioni, direttore dell'IBM Research lab di Zurigo
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