Vivono tra di noi e sono provenienti dall’Eritrea; per la maggior parte sono richiedenti l’asilo o rifugiati che risiedono in diverse regioni del Ticino. I principali motivi che li hanno spinti a raggiungere, tra mille difficoltà e problemi, il nostro paese sono riconosciuti ufficialmente anche dalla Confederazione; sono le violazioni dei diritti umani che avvengono in Eritrea e la durata indeterminata del servizio militare, nonché la repressione della libertà d’espressione. Inoltre la situazione economica precaria riduce qualsiasi loro prospettiva sul futuro e spinge gli eritrei a cercare nuove speranze all’estero. Nella puntata di Millevoci desideriamo capire, con diversi ospiti, come vengono integrati i cittadini eritrei e chi offre loro un supporto pratico ed organizzativo; quali sono gli sbocchi e le possibilità di formazione e di inserimento professionale di cui possono beneficiare; cosa conoscono e cosa apprezzano della nostra realtà; e quanto pesa e incide il loro passato su un presente che vede le famiglie eritree essere accolte, con una ampia rete di aiuti, in un Paese molto diverso dal loro.
Ospiti:
Katrin Schmitter, portavoce della Segretaria di Stato della migrazione (SEM) del Dipartimento federale di giustizia e polizia
Gloria Ghielmini, coordinatrice del progetto “Conoscersi e far conoscere la comunità eritrea nella Svizzera italiana” - (Progetto sostenuto dal Percento culturale Migros e dalla Commissione federale della migrazione CFM)
Grazia Giacosa, consulente per l’integrazione di Soccorso Operaio Ticino presso il servizio In-Lav
Timnit Titti Keshi, mamma eritrea
Raffaele Masto, africanista, giornalista e collaboratore della “Rivista Africa”
David Bozzini, professore di antropologia all'Università di Friborgo
Eritrei in Ticino nell'approfondimento
Il Quotidiano 15.05.2018, 21:00
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