Le manifestazioni per chiedere un’azione decisa e concreta per limitare il surriscaldamento climatico globale si propagano come un’onda che travolge le piazze di mezzo mondo (le quasi 100 mila persone a Berna lo scorso fine settimana ne sono una lampante e, per dimensioni, inedita conferma).
Questa mobilitazione che parte da lontano e al summit delle Nazioni Unite di New York ha trovato la sua ulteriore legittimazione internazionale non impedisce purtroppo fenomeni già drammaticamente sotto i nostri occhi proprio in queste settimane: i ghiacciai delle Alpi (ma si può affermare del mondo intero) si stanno sciogliendo rapidamente. Anzi, di alcuni si è già commemorata la scomparsa mentre di altri, come nel caso del ghiacciaio del Monte Bianco, si teme un “crollo”, forse con un eccesso di allarmismo. Resta il dato preoccupante: avanti di questo passo tra poche decine di anni i ghiacci perenni delle nostre montagne, con le loro riserve di acqua, saranno scomparsi.
E questo non soltanto perché l’aumento delle temperature globali provoca lo scioglimento delle superfici ghiacciate del pianeta, ma anche e soprattutto perché – ci dicono climatologi e glaciologi – il surriscaldamento agisce in modo più marcato nelle regioni alpine. Detto in modo semplice, la temperatura aumento mediamente di un grado e mezzo dappertutto ma sulle Alpi aumenta almeno del doppio e forse più. È utile dunque chiedersi perché questo avviene, quali sono le conseguenze a breve e a lungo termine e soprattutto di quali risorse disponiamo per rallentare il fenomeno e se possibile fermarlo.
Se il Segretario dell’ONU Guterres ha detto, alla vigilia del summit delle Nazioni Unite sul clima che “madre natura è arrabbiata” è forse venuto il momento di riflettere sul nostro ruolo di “figli” che dentro questa natura si giocano il loro futuro e quello delle generazioni che verranno.
Ospiti:
Giovanni Kappenberger, glaciologo, già meteorologo di MeteoSvizzera Locarno Monti
Manuela Varini, presidente della Società Ticinese di scienze naturali, docente liceale
Luca Mercalli, climatologo, presidente della Società Meteorologica Italiana, direttore di Nimbus, divulgatore e autore di saggi scientifici
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