Millevoci: Il calcio nel pallone: i ricchi e i poveri dopo il fallimento della Superlega
L’ultima è stata una settimana molto movimentata per il calcio internazionale: dapprima il clamoroso annuncio della nascita dell’esclusivissima Superlega di dodici squadre, all’insegna del motto “I migliori giocatori, le migliori squadre, tutte le settimane”, seguito qualche giorno dopo dalla repentina marcia indietro delle sei compagini inglesi coinvolte nel progetto che hanno così spinto anche i rimanenti sei club -tre spagnoli e tre italiani- a ritirarsi da un’iniziativa per soli ricchi che sembrava dover cambiare per sempre il mondo del pallone. Per la verità il fuggi fuggi dei dodici ribelli è stato anche dettato dalle veementi e indignate reazioni di molti addetti ai lavori, tra i quali vari dirigenti, allenatori e giocatori, dalla mobilitazione dei tifosi e dalle pressioni delle autorità calcistiche e politiche contrarie a questo genere di intrattenimento-spettacolo che di sportivo ha ben poco. Quello che sarà ricordato come un fallimento e un flop di proporzioni gigantesche ha comunque riproposto sulla scena mediatica e, soprattutto, nelle stanze che contano dell’UEFA e della FIFA dei vecchi temi di carattere economico e di ripartizione dei soldi che da anni sono discussi e dibattuti, tra polemiche, voglia di potere, smodate ambizioni di creare un football sempre più a misura degli interessi dei soliti noti e l’irrefrenabile e avido desiderio delle squadre più potenti e benestanti di aumentare i ricavi ma non di diminuire i loro sempre più incontrollabili costi che hanno generato enormi debiti. Ad una settimana di distanza da un terremoto che avrebbe potuto cambiare per sempre le coordinate e l’essenza dello sport più popolare e più praticato al mondo, nella puntata di Millevoci ci soffermiamo su come l’UEFA e la FIFA dovranno ripartire per evitare in futuro altre fughe in avanti e altri colpi di mano, accontentando nel contempo l’élite di un football più esclusivo senza però dimenticare le legittime esigenze e richieste di sopravvivenza dei club più piccoli e meno ricchi; gli aspetti etici e di sostenibilità finanziaria; e quel concetto di meritocrazia e di sana competizione che dovrebbe essere alla base di qualsiasi disciplina sportiva.
Sono ospiti:
Vincenzo Galasso, professore ordinario di Economia Politica presso l’Università Bocconi di Milano e docente presso l'Università della Svizzera Italiana
Omar Gargantini, responsabile della redazione sportiva della nostra radio
Marzio Minoli, giornalista economico della RSI
Fabio Licari, giornalista della Gazzetta dello Sport
Filippo Maria Ricci, corrispondente dalla Spagna della Gazzetta dello Sport
Superlega europea già al capolinea
Telegiornale 21.04.2021, 22:00
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