L'abbraccio di Egon Leo Adolf Ludwig Schiele (1890 - 1918)
Millevoci

Il declino del desiderio (3./3)

A cura di Michela Daghini

  • 04.11.2022
  • 53 min
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Il desiderio sessuale è in regressione. Un crollo drastico. In teoria, se continuasse il trend attuale, la sessualità tradizionale potrebbe sparire entro la fine del 21esimo secolo. Social media, smartphone, piattaforme di incontri fugaci, ma anche l’esplosione della pornografia e la sua fruizione in età ormai sempre più bassa – scuole elementari - portano una complessità tutta nuova nelle nostre vite e nella sessualità, soprattutto per le nuove generazioni. Un contesto sociale che comprende ansia, indecisione, disagio, e un rapporto con il corpo che soprattutto fra i più giovani si fa sempre più complicato e punitivo. Invece del contatto fisico reciproco, che offre occasioni di relazione approfondita e dolcezza, la tecnologia ha creato nuove abitudini. Le ricadute sono importanti, spiega lo psicoanalista di fama internazionale Luigi Zoja, che al tema ha dedicato un ampio studio - Il declino del desiderio. Perché il mondo sta rinunciando al sesso, appena uscito per Einaudi. Un’analisi attenta sulla base di indagini, numeri e costumi rilevati dalle più importanti ricerche a livello mondiale su individui soprattutto eterosessuali e omosessuali, con una parte dedicata alla transessualità, in forte crescita, all’identità di genere, e alla de-transizione, la scelta di chi dopo aver cambiato sesso decide di tornare indietro. Si parla di incapacità di gestire le relazioni, indecisione nell’orientamento sessuale, sempre più ritardo nei primi rapporti, difficoltà di accettazione, o di approccio all’altro sesso che vuole nella visione distorta della pornografia ruoli stereotipati di donne sempre disponibili e sottomesse a uomini super machi. Il problema è immenso, ci dice lo studioso, e le discussioni che lo riguardano sono squittii di un topo.

Ne parliamo con:
Luigi Zoja, attivo a Milano e prima a Zurigo e New York, già docente presso il C.G. Jung Institut di Zurigo, presso l’Università dell’Insubria e attualmente presso l’Università di Macao (Cina). I suoi libri sono tradotti in 14 lingue

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