Ha 26 anni, gode di buona salute e si propone come un’università attenta sia alla tradizione sia alla continuità, ma con uno sguardo anche al futuro: stiamo parlando della Facoltà di teologia di Lugano che conta quasi 500 iscritti, tra studenti classici e uditori. Un ateneo che vuole dunque rimanere al passo con i tempi, proponendosi come un luogo nel quale poter confrontarsi, ricercare e discutere di tante cose, anche delle differenti posizioni interne alla Chiesa. Nessuna ideologia prestabilita e nessun vincolo da movimenti o partiti, quindi, ma un’apertura a 360 gradi sulla società e sul mondo: sull’attività, sull’identità e sulla funzione di questa realtà universitaria; su come vengono formati i giovani studenti; e su quali basi poggia la filosofia d’insegnamento e il pensiero didattico ci soffermiamo con René Roux, Rettore della Facoltà di teologia, con il quale spazieremo in vari ambiti che riguardano ad esempio i sei anni di pontificato di Papa Francesco, il dialogo interreligioso e l’attuale situazione dei cristiani e delle loro Chiese nel mondo. In evidenza anche altri temi come le diverse anime e correnti presenti nella Chiesa nella quale convivono sia i cattolici conservatori sia quelli progressisti con posizioni ecclesiali e morali ben distinte e distanti l’una dall’altra; la crisi di vocazioni; il valore e il significato dell'omelia nelle messe; il ruolo nella società odierna del “buon” cristiano e del sacerdote; i giovani e il loro rapporto con le religioni e con l’etica; le scelte e i compiti, in materia religiosa, della scuola; e altri numerosi argomenti d’attualità.
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