Treno turistico dell'Eiger, Alpi Bernesi
Millevoci

Iperturismo e turismo: chi troppo e chi poco

Di Isabella Visetti

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  • 12.6.2023
  • 41 min
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A Sud delle Alpi, la stagione turistica è promettente, è iniziata bene nel periodo pasquale, ma avuto una battuta di arresto a maggio, dovuta alle frequenti precipitazioni, che hanno portato a diverse cancellazioni. Le parole d’ordine del settore sono note: trattenere la clientela guadagnata durante la pandemia, destagionalizzare, attrarre turisti giovani e da nuovi paesi, emanciparsi dalle condizioni meteo. Un’esigenza su tutte: vendere anche l’inverno. Quali le strategie di promozione servono per farlo?

Sul piano globale, il turismo ha ripreso a girare a pieno regime e molte località stanno facendo i conti con l’overtourism, quell’eccesso di turisti che ha un impatto negativo sulla destinazione, sia per la qualità della vita dei residenti, sia per l’esperienza dei visitatori. Un superamento dei limiti che non sembra toccare le nostre regioni e che potrebbe apparire desiderabile per gli operatori del settore, giustamente contenti con il tutto esaurito. L’alternativa è l’undertourism per scoprire luoghi alternativi e meno affollati, ma non meno affascinanti: la strada di veicolare il Ticino come meta sorprendente e godibile è una strada già imboccata: che risultati sta producendo?

Ne parliamo con
Maria Brunner Wolff
, responsabile sales & marketing dell’azienda di famiglia Brunner Hospitality & Gastro Services SA
Simone Patelli, presidente di Ticino Turismo e dell’Associazione Campeggi Ticinesi
Claudio Visentin, giornalista ed esperto di viaggi e turismo, docente alla Facoltà di comunicazione dell’USI
Ferdinando Cotugno, giornalista, collabora con il quotidiano Domani per il quale cura una newsletter sull’ambiente

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