La socializzazione è un fattore sempre più importante in una società in cui l’aumento della speranza di vita, unito ad altri fattori, fa crescere il numero delle persone anziane. La terza e la quarta età non vanno trattate soltanto come un problema di cui devono farsi carico lo stato e le organizzazioni preposte, ma vanno considerate una risorsa soprattutto per chi vive queste stagioni della vita in buone condizioni fisiche e mentali. Da qui l’importanza di strutture e iniziative che consentano agli anziani di partecipare ad attività di socializzazione evitando così l’isolamento, la ghettizzazione, o peggio, la trasformazione della vecchiaia in una malattia. I Centri diurni socio-assistenziali attivi sul territorio della Svizzera italiana sono una possibile risposta al bisogno degli anziani di ritrovarsi in compagnia, di trascorrere momenti di svago e di benessere. Nascono però anche altre iniziative (in particolare a nord delle Alpi) che si prefiggono di stimolare gli anziani a ritrovarsi in piccoli gruppi per condividere piacere conviviali come quello della tavola.
Ospiti:
Stefania Bernasconi, dell’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio del DSS
Gabriele Fattorini, direttore di Pro Senectute Ticino e Moesano
Gianluca Casella, segretario Cantonale ATTE
Yvonne Pesenti Salazar, già responsabile del Percento culturale Migros
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