Come parlare dell'immagine della donna anche (o soprattutto) attraverso Internet e il mondo digitale in generale senza rischiare la retorica dell'8 marzo? Non facile, ma si può tentare di farlo allargando il discorso agli stereotipi che abbondano in rete e nei canali di comunicazione sociale come ad esempio Facebook.
Le donne sono facilmente bersagli di stereotipi che non di rado sfociano nella volgarità o addirittura nell'aggressività e nella violenza verbale a sfondo sessista. Abbiamo detto “bersagli” e non “vittime” perché il tempo del vittimismo e della retorica sta lasciando il passo - si spera - al tempo di una nuova narrazione, in cui gli utilizzatori di Internet e in particolare dei social prendono coscienza che la comunicazione e le tecnologie digitali, informatiche e cibernetiche possono e devono essere una nuova opportunità di progresso civile e non di scarico delle peggiori pulsioni. Un tempo in cui le donne si vanno affermando come protagoniste e non più come bersagli.
Ospiti:
Vera Gheno, sociolinguista all'Accademia della Crusca, dove si occupa del profilo Twitter, Autrice del libro “Social-linguistica. Italiano e italiani dei social network”
Barbara Caputo, Senior researcher all’Istituto italiano di tecnologia
Paolo Attivissimo, giornalista esperto di Internet e tecnologie digitali
Alessandro Longo, giornalista, direttore di Agenda Digitale
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