Ottimisti vs pessimisti
Millevoci

Ottimisti vs pessimisti di fronte all’incerto futuro dell’umanità

Con Nicola Colotti

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  • 11.11.2019
  • 55 min
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In un mondo che - cantava Lucio Battisti - prigioniero è… soprattutto delle ansie e delle incertezze sul futuro dell’umanità e della natura da cui dipendiamo non è facile decidersi nel dilemma tra pessimismo della ragione e ottimismo della volontà. Partendo proprio dagli allarmi sul futuro climatico della Terra e dai timori su una imminente catastrofe globale per il genere umano proviamo a confrontare due posizioni apparentemente antitetiche, ma forse anche complementari. Quella dell’ottimista che dice: dobbiamo crederci nonostante tutto perché l’umanità è capace di cose meravigliose, e quella del pessimista che risponde: ormai siamo andati troppo oltre, inutile tentare di invertire la tendenza, l’umanità sta andando verso il baratro.
Non si tratta di decidere chi ha ragione, ma di capire quali sono le premesse da cui partono le due visioni e a quali conclusioni giungono. La comunicazione globale in cui siamo immersi tende ad enfatizzare le paure irrazionali e, non di rado, a sottovalutare gli allarmi lanciati dagli scienziati. Le recenti mobilitazioni per la lotta ai mutamenti che hanno coinvolti giovani di tutto il mondo rappresentano bene la dialettica tra pessimismo e ottimismo.

Credere nel potere dei giovani di evitare la catastrofe o ritenere invece che nonostante gli sforzi il futuro dell’umanità sarà drammatico sono due facce della stessa medaglia. Basterà chiedersi se cadrà su testa o croce?

Manuela Varini, presidente della Società ticinese di scienze naturali, docente di Biologia al Liceo

Marco Cagnotti, fisico, direttore della Specola solare di Locarno monti, divulgatore scientifico e nichilista disfattista

Bruno Boccaletti, giornalista, responsabile approfondimenti della RSI

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