Ticino, terra di artisti e di architetti e di una rinomata Accademia di architettura: indubbiamente fra le nostre eccellenze possiamo vantare diversi architetti conosciuti e riconosciuti anche a livello internazionale. Da Francesco Borromini fino a Mario Botta, passando da Rino Tami, Mario Campi, Tita Carloni, Giancarlo Durisch, Aurelio Galfetti, Ivano Gianola, Flora Ruchat, Luigi Snozzi, Ivo Trümpy, Livio Vacchini e tanti altri nomi importanti: dei nostri più rinomati e famosi architetti si trovano costruzioni un po’ in tutto il mondo e ovviamente anche sul nostro territorio. Eppure, nonostante una tradizione solida ed una prestigiosa scuola architettonica, girando e passeggiando per la Svizzera italiana si notano, oltre a delle belle case e a degli splendidi edifici, anche delle costruzioni decisamente brutte, anonime e poco in sintonia con le caratteristiche e le peculiarità dei nostri paesaggi. Rimangono ancora alcune magnifiche ville d’epoca, salvatesi dalle numerose demolizioni degli ultimi anni, ma sono sempre più minacciate e a rischio di abbattimento, così come alcune opere degne di nota già esistenti e anche restaurate. Ma oggi, osservando il nostro territorio e al di là della nostalgia per un passato meno cementificato, cosa vediamo per quanto riguarda l’estetica e la qualità architettonica di ciò che è costruito di nuovo e di vecchio? Vi sono dei criteri e dei denominatori comuni per capire ciò che è bello da ciò che è brutto? Quali sono le basi per una buona progettazione non invadente e non invasiva? Il “mi piace” e il “non mi piace” riferiti ad una casa, ad un palazzo, ad uno stabile e, più in generale, ad una costruzione privata o pubblica è soltanto una questione di gusti soggettivi? Bisognerebbe costruire meno e meglio, soprattutto rispettando i canoni e le proporzioni di una volta? Qual è la responsabilità degli architetti nelle bellezze e… nelle bruttezze? A questi ed altri interrogativi rispondono gli esperti del dibattito di Millevoci.
Ne parliamo con:
Federica Colombo Mattei, architetta, docente di architettura alla SUPSI e già presidente della Sezione Ticino della Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (SIA)
Nicola Baserga, architetto e professore aggiunto in Progettazione architettonica alla SUPSI
Felix Wettstein, architetto e presidente della Commissione cantonale ticinese del paesaggio
Paolo Zermani, architetto e professore ordinario di Composizione Architettonica nella Facoltà di Architettura di Firenze e già professore di Progettazione all'Accademia di architettura dell'USI
Walter Angonese, direttore dell'Accademia di architettura dell'USI
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