“Una notte ho sognato “Maader folk’’- racconta Davide. Sognai questa figura di donna dal volto multietnico, che poteva essere di qualsiasi latitudine, e con una certa morbidezza mi diceva: "Resta aggrappato al tuo folk, non avere paura, perché il folk è eterno, ci sarà sempre. E tu hai sempre fatto questo!" Maader folk una madre consolatrice, benevola. Entrata nei sogni di Davide per ricordargli l’origine folk del suo mondo e suggerirgli il titolo del nuovo album. Ed eccolo il nuovo disco: lo aspettavamo da 7 anni, dai tempi di “Goga e Magoga” per intenderci. Certo il bardo lariano nel frattempo ci ha regalato “Sinfuniia”, brani già pubblicati arrangiati in chiave sinfonica o ancora uno splendido album dal vivo “Quanti Nocc”; e come dimenticare lo scorso anno la “reunion” dei De Sfroos, con annessa la ristampa del leggendario “Manicomi” che ha visto noi, la RSI in prima fila? Ma il folk è tornato a bussare con prepotenza alla sua porta, anche in queste canzoni autobiografiche, nate nei boschi e nelle valli, alcune antiche, rimaste per anni nei cassetti, altre più recenti. “Maader folk” si rivela quale autentica istantanea del sentire odierno dell’autore, una benedizione alla sua terra, una finestra spalancata sulle atmosfere quotidiane di realtà senza tempo e di un mondo intriso di grande dignità e forza di volontà.
“Questo disco torna molto a casa e, anche se si mette a fare un po’ il pioniere con dei suoni molto affascinanti, il folk resta il maestro”. E poi c’è Zucchero a cantare nel suo dialetto con Davide nella splendida preghiera che è “Oh Lord, vaarda giò”, e c’è pure Mauro Corona nell’intenso e poetico video che accompagna il brano. Ci sono loro e c’è tanto altro nelle nuove canzoni di Davide Van De Sfroos: storie, immagini, volti e suoni che Davide ci racconterà lunedi 4 ottobre, Auditorio RSI, ore 20:30, diretta Rete Uno e video streaming.
Sorprese non escluse!
Presenta Gian Luca Verga