La notizia di migliaia di cercapersone e walkie-talkie esplosi improvvisamente in Libano e in Siria, con decine di morti e migliaia di feriti, ha creato un’ansia diffusa: davvero si può far esplodere un dispositivo elettronico con un comando a distanza che ne faccia innescare la batteria? La risposta è no, ma gli eventi terribili di questi giorni mettono sotto i riflettori un tipo di attacco che gli informatici conoscono bene. Conoscerlo e conoscere i suoi casi precedenti può aiutare a prevenirlo e a non farsi prendere da paure inutili.
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