Il pass di AG Cultura, lanciato qualche mese fa, permette ai giovani di godere senza preoccupazioni economiche delle offerte culturali del nostro cantone.
L’idea è nata nel 2011 nel Canton Vallese con l’insolito titolo “20 anni, 100 franchi”. Non è passata inosservata: alla spicciolata vi aderirono altri cantoni e da pochi mesi anche il Ticino. Con quali riscontri?
“I riscontri sono molto positivi – dichiara alla RSI Alceo Crivelli, responsabile Ticino di AG culturel cultura kultur – e vanno al di là delle aspettative. Quando abbiamo annunciato l’introduzione dell’iniziativa in febbraio avevamo una ventina di istituzioni che avevano aderito. Oggi dopo pochi mesi siamo già a una sessantina”.
Un’altra ventina è in fase di finalizzazione. Il panorama degli operatori culturali che hanno aderito all’iniziativa è variegato.
“È un bel mosaico molto variegato e ricco. – spiega Laura Pallù, operatrice culturale per AG culturel cultura kultur – Va dalla grande istituzione riconosciuta a livello internazionale fino al museo etnografico della valle. Arriviamo quindi a coprire tutto il territorio del cantone”
Non vi sono quindi limiti tematici: dall’arte, alla musica, alla storia, alla letteratura. All’iniziativa hanno aderito il Festival Babel e gli incontri letterari al Monte Verità e, per il cinema, il Festival di Locarno. Tutto ciò non sarebbe possibile senza la collaborazione di tutti.
“Inizialmente è stata preziosissima la collaborazione con il Cantone. – spiga ancora Crivelli - In particolare con l’Ufficio del sostegno alla cultura, che ha contribuito a gettare le basi e a creare fiducia attorno a questo progetto accolto in maniera molto positiva anche dagli operatori culturali e dalle istituzioni che hanno aderito con entusiasmo”
I prossimi passi, accanto all’ufficializzazione di alcuni partner tra cui il MASI e il LAC, prevedono la promozione nelle scuole rivolgendosi direttamente ai possibili fruitori di questo abbonamento culturale.