Ritratti e storie

L’ex educatore che tiene viva la storica coltelleria di Lugano

Per anni lavora nel sociale, poi decide di fare un salto nel buio e intraprendere un mestiere che conosce appena: l’arrotino. Siamo andati a conoscere Lorenzo Crivelli, che oggi porta avanti la tradizione di una bottega che ha quasi 130 anni

  • 19 settembre, 11:30
07:55

Intervista a Lorenzo Crivelli, arrotino della Coltelleria Maturi di Lugano

RSI Food 18.09.2025, 09:51

  • Alessia Rauseo
Di: Patrizia Rennis 

Da educatore ad arrotino

Incontriamo Lorenzo Crivelli nella sua piccola bottega nel centro di Lugano, qui ci apre le porte del suo mondo fatto di lame. Un luogo, dove fino a qualche anno fa, non si sarebbe immaginato di essere. Lorenzo, infatti, per 18 anni lavora come educatore in un foyer per adolescenti in difficoltà, poi qualcosa cambia. «Non avevo più la stessa energia e la stessa attenzione nei confronti dei ragazzi. In un lavoro così delicato, non va bene. Così, prima di iniziare a lavorare male, ho deciso di dare le dimissioni e guardarmi attorno» ci racconta.  

Affilatura delle lame

«Non esiste una formazione come arrotino, serve che qualcuno ti insegni, ti mostri e ti trasmetta quello che lui ha acquisito nel tempo. Ogni tanto arriva qualcuno con un oggetto, un materiale nuovo, un qualcosa che non si sa fare, allora bisogna informarsi» spiega Lorenzo Crivelli

  • Alessia Rauseo

Un ex collega gli parla di un’occasione che potrebbe fare al caso suo: la storica coltelleria Maturi a Lugano cerca qualcuno che porti avanti l’attività «non conoscevo assolutamente il mestiere, ma era qualcosa che mi avrebbe permesso di lavorare con le mani, di muovermi, di vedere dei risultati immediati, tutti fattori che stavo cercando» spiega.  

Lorenzo conosce Franco, il precedente titolare, che gli mostra il laboratorio e i trucchi del mestiere. Dopo 5 mesi di affiancamento, Lorenzo decide di rilevare l’attività.

Durante le prime settimane, facendo le pulizie, mi è caduta una spada che ho istintivamente preso con le mani, mi sono fatto un bel taglio che per fortuna è guarito perfettamente. Ho imparato a prendere confidenza con una realtà tagliente. Se cade qualcosa, ora mi scanso

Lorenzo Crivelli, Arrotino

Una bottega in centro città

Lorenzo non impara solo le tecniche di affilatura, ma anche a gestire la contabilità e a ricevere i clienti che sono di vario tipo. «Arriva il turista affascinato dal coltellino svizzero, i professionisti come cuochi e parrucchieri, gli appassionati di coltelli. E poi ci sono i clienti quotidiani, che potrei chiamare anche “non clienti”. Sono quelli che hanno l’abitudine di passare qui, sanno che trovano me e non un commesso che cambia ogni volta. A volte mi portano il salamino, il cioccolato, …Trovo molto bella la relazione umana che caratterizza un negozio piccolo, avere dei punti di riferimento in una realtà che cambia come quella cittadina» dice Lorenzo. «Nella città delle banche e delle criptovalute, c’è un arrotino. Lugano guarda al futuro, ma ha anche una lunga tradizione, una storia importante. Le realtà piccoline, storiche fanno parte della nostra identità sono da promuovere e da difendere» ci dice.

Coltelleria Maturi Lugano
  • Alessia Rauseo

Vecchi clienti e nuove sensibilità

I clienti storici sono soprattutto persone di una certa età «le vecchie generazioni sono abituate che quando un oggetto si rompe, si prova ad aggiustarlo invece di buttarlo e comprarne uno nuovo. Vedo però che la sensibilità verso l’ambiente, il riciclo e la ristrutturazione sta crescendo anche tra i giovani, che scoprono che il filo della lama può essere rifatto ottenendo un prodotto come nuovo» racconta Lorenzo.

Il coltello è uno strumento di lavoro, non un’arma. C’è il coltello da cucina, quello da usare in capanna, per il picnic. Bisogna tornare a vederlo così

Lorenzo Crivelli, Arrotino

Lorenzo ci parla di tecniche di affilatura e di diversi tipi di lame, la passione per il mestiere che ha scelto è tanta, nel suo laboratorio ha trovato la sua dimensione. «Sono uno che ha la testa che corre. Affilare mi obbliga a concentrarmi totalmente, a “spegnere” il cervello, e vivere il qui e ora. È quasi zen» ci confida. Al futuro, guarda sempre con apertura e curiosità: «un tempo l’arrotino girava per le case per fornire i suoi servizi, magari anche io un giorno girerò per i paesi con il mio furgone» conclude.

05:33

Coltelleria Bianda

I servizi 12.03.2013, 11:55

Correlati

Ti potrebbe interessare