La corsa d'orientamento è una tradizione di famiglia, e anche Tobia Pezzati non è stato insensibile a questa passione nonostante sia stato attirato anche dal calcio: "Mia mamma a volte mi dice che ho iniziato questo sport prima ancora che nascessi, visto che faceva gare anche negli ultimi mesi di attesa".
Dal 2017 l'atleta di Sagno fa parte della Nazionale élite, e nell'ultimo anno ha partecipato pure ad alcune gare di Coppa del Mondo: "All'inizio non ottenevo risultati brillanti e poi non sempre ero motivatissimo: volevo andare a giocare a calcio con i miei amici. Ma poi molti di loro si sono uniti a fare corsa d'orientamento, si è formato un bel gruppo e con l'arrivo dei primi risultati la motivazione non è più mancata".
Mia sorella Elena, dopo un ultimo anno juniores tra le migliori al mondo, è entrata pure in Nazionale. Spero un giorno di poter correre con lei una staffetta sprint Mondiale
Tobia Pezzati
Come molti orientisti, pure il 23enne ha deciso di spostarsi al Nord per alcuni periodi dell'anno: "Ora corro per il Tampereen Pyrintö in Finlandia dopo aver difeso per due anni i colori di una società svedese. Per noi atleti dell'Europa centrale andare al Nord è il modo per migliorare molto la tecnica perché i terreni sono difficili".
Al Nord ci sono grandi staffette notturne che hanno estrema importanza per le società
Tobia Pezzati
Tobia abbina allo sport pure gli studi universitari a Zurigo, e per un atleta che si esprime in mezzo alla natura non sorprende la scelta di studiare geografia: "In questo indirizzo trovo interessante il fatto di analizzare tutto quanto succede nella società di oggi. Poi c'è la possibilità di essere fuori nella natura per studiare fiumi e montagne e provare a capire i problemi di oggi a livello ecologico. Non mi dispiacerebbe un giorno dare una piccola mano in questo senso. Anche se mi rendo conto che pure facendo il mio sport, per quanto posa essere pulito rispetto ad altri, con i vari viaggi non siamo puliti nemmeno noi... viaggiamo fin troppo, purtroppo".