CALCIO E SPORT GAELICI

Nel quarto stadio più grande d’Europa si gioca solo... col 6-2-6

Alla scoperta del calcio gaelico, che in Irlanda vanta una popolarità senza pari

  • 25 marzo, 10:40
  • 25 marzo, 17:30
Dublino-Kerry

Croke Park, il tempio sacro

  • Imago
Di: Nicola Rezzonico

Chi ha detto che il calcio è lo sport più bello del mondo? Chiedetelo ad un irlandese, e probabilmente vi guarderà storto. Certo, anche qui sull’Isola Verde - dove il massimo campionato resta di livello modestissimo, malgrado i passi avanti compiuti nell’ultimo decennio - la Nazionale locale è circondata da particolare affetto. Ma non si tratta di un attaccamento viscerale, di un sentimento così profondo come quello che, invece, lega la popolazione ad eroi d’altro genere. Più nascosti e meno esposti, in quanto - sostanzialmente - gente comune. E no, non ci riferiamo nemmeno ai rugbisti del Trifoglio, freschissimi (tra le medesime mura che domani sera accoglieranno Xhaka e soci) di bis nel prestigioso Sei Nazioni. Anche se i personaggi in questione, a dirla tutta, rugbisti un po’ lo sono, come pure calciatori. D’altronde per accorgersene bastano pochi secondi di gioco. Con uno, anzi due piccoli dettagli: il professionismo non è contemplato, il mercato neppure. Esatto, perché sul rettangolo erboso si può scendere solo e soltanto con una precisa divisa addosso, quella della propria contea. Benvenuti nel meraviglioso mondo del calcio gaelico.

In realtà vi sarebbe anche l’hurling (una sorta di mix tra lacrosse, baseball e hockey su prato), ma, tra i due sport gaelici di maggior successo, la specialità “pallonara” offre uno spettacolo impareggiabile. Partiamo dalle basi. Su un campo rettangolare di dimensioni variabili (lunghezza 130-145m, larghezza 80-90m), le due squadre (un portiere, sei difensori, due centrocampisti e sei attaccanti ciascuna) si affrontano in due tempi da 35’ con l’obiettivo di incamerare punti spedendo la sfera fra i due pali, sopra (un punto) o sotto (tre) la traversa, ovvero nella rete. Senza dilungarsi in eccessivi dettagli tecnici, ai giocatori è consentito correre con la palla in mano per massimo quattro passi, prima di farla rimbalzare a terra o palleggiare di piede. È proprio così che si scandisce un gioco altamente fruibile dagli spalti, complici le limitate interruzioni: in quali altre discipline l’ingresso dei medici passa inosservato, mentre il match prosegue regolarmente?

E sulle tribune il pubblico risponde presente, eccome. Del resto non stiamo parlando dei classici stadiuoli periferici, ma di impianti capaci di ospitare migliaia e migliaia di persone. A iniziare dal tempio Croke Park, casa della seconda squadra più titolata del Paese (Dublino, dietro a Kerry) nonché sede fissa dell’evento principe, la finalissima dell’All-Ireland Senior Football Championship. Qui gli 82’300 posti (manco fossimo al Camp Nou, a Wembley o al Bernabeu, unici stadi europei che possono vantare una capienza maggiore) spariscono dal mercato in men che non si dica, perché nessuno, di anno in anno, vuole perdersi l’ennesima pagina di storia. Una storia anche dolorosa, come quando - era il 21 novembre 1920 - ausiliari dell’esercito britannico fecero irruzione durante una partita, sparando indistintamente sulla folla e provocando la morte di 14 persone. Da lì una drastica decisione: calcio e rugby, sport tradizionalmente tipici degli odiati occupanti, non avrebbero mai messo piede a Croke Park, con tanto di regola ufficiale. Il corso degli eventi suggerisce altro (per necessità, quando la demolizione di Lansdowne Road lasciò le Nazionali senza dimora); in ogni caso, la maestosa struttura continua a trasudare orgoglio patriottico da ogni anfratto. Sì, dalla tribuna Hogan (giocatore vittima del citato attacco armato) alla mitica Hill 16, appositamente conservata in uno stato pressoché primordiale per rievocare la rivolta del 1916, passo cruciale verso la creazione dell’attuale Repubblica d’Irlanda. Insomma, l’avrete capito: il calcio gaelico non è solo sport. È l’espressione più limpida di un popolo. Fierezza, passione e indipendenza.

Calcio gaelico, un pomeriggio a Croke Park (25.03.2024)

RSI Sport 25.03.2024, 09:43

Legato a Rete Uno Sport 25.03.2024, 09h00

  • All-Ireland Senior Football Championship
  • Dublino
  • Croke Park
  • Hill 16
  • Kerry
  • Hogan

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