di Marcello Ierace
A volte bisogna osare per cambiare le cose. E se parliamo del basket universitario americano allora non possiamo che raccontare le storie dei Texas Western Miners di Don Haskins e dei Fab Five di Michigan University. Don Haskins viene chiamato nel 1961 a guidare la squadra di basket maschile dell’università di El Paso, in Texas. E decide di sconvolgere il mondo del basket americano degli anni Sessanta mettendo in campo un quintetto di soli giocatori di colore. La squadra viene insultata, denigrata, in alcuni casi si verificano addirittura delle aggressioni agli stessi giocatori. Ma coach Haskins non si fa però intimidire e Texas Western arriva alla finale NCAA del 1966. Contro ogni pronostico Texas Western vince, schierando per l'occasione solo i sette giocatori afroamericani, ed entra nella storia. E fa la storia.
Ora facciamo un salto in avanti di 25 anni. Siamo nel 1991 e tanto è cambiato. Ma il mondo del college americano è ancora molto rigido e compassato. Ecco perché quando la University of Michigan si presenta con un quintetto di soli freshman, giocatori al primo anno, tutti di colore e quasi tutti provenienti da situazioni disagiate, allora è chiaro che un altro punto di svolta è arrivato. Chris Webber, Jalen Rose, Juwan Howard, Jimmy King e Ray Jackson: sono i Fab Five. Talentuosi, istintivi, ma anche arroganti e sfacciati. Sono il volto delle ribellioni che negli anni Novanta sconquassano i ghetti delle metropoli americane. Calzoncini larghi e lunghi e, cosa mai vista finora, calze nere. Ma anche tanto spettacolo, provocazioni e trash talking. Uno stile nuovo ed esattamente all’opposto dei grandi rivali di quell’anno, i campioni in carica di Duke. E proprio contro Duke i Fab Five si ritrovano in finale dopo una stagione in cui hanno lasciato tutti a bocca aperta. Ma a Minneapolis, davanti a 50mila spettatori, Michigan regge solo metà partita e poi crolla. I Fab Five raggiungono nella stagione successiva un’altra finale, ma anche stavolta, contro North Carolina, si sciolgono sul più bello. È la seconda finale persa consecutiva. È la fine di una squadra unica e leggendaria.
ORMe, il racconto su Don Haskins e sui Fab Five di Michigan University
RSI Sport 05.07.2020, 22:41
Contenuto audio
Playlist
Hit the road Jack – Ray Charles, 2’04” (ABC-Paramount)
John Lee Hooker – Boom Boom, 5’19” (Vee-Jay)
Hip Hop Hooray – Naughty by Nature, 4’03” (Tommy Boy Records)
Sure shot – Beastie Boys, 3’20” (Grand Royal)