dall'inviato a Pechino Federico Fiorito
La Finlandia dell’hockey ha scritto una pagina di storia al National Indoor Stadium di Pechino. Hietanen e compagni hanno infatti conquistato per la prima volta l'oro olimpico grazie al successo nella finalissima sui campioni in carica della Russia. I nordici si sono imposti con grande merito per 2-1, aggiungendo quindi un titolo a cinque cerchi a due argenti e quattro bronzi.
Le due squadre hanno dato vita a una finale intensa e dagli alti contenuti tecnico-tattici, ma molto chiusa a livello di punteggio. Ad aprire le marcature al 7'17" è stato Grigorenko in powerplay, al secondo tiro russo del confronto, sfruttando una penalità sul conto di Björninen, finito tra i cattivi al 6'59" pochi secondi dopo aver avuto sul bastone il possibile disco del vantaggio.
I finnici hanno allora ripreso a macinare gioco, scontrandosi però contro l'ottima retroguardia della compagine di Zhamnov che, per contro, è sembrata avere le occasioni migliori malgrado abbia sollecitato meno il portiere Sateri, rispetto a quanto sia stato fatto sul fronte opposto nei confronti di Fedotov. Il meritato pareggio è comunque arrivato al 23'28" su una conclusione da lontano, non proprio irresistibile, di Pokka, che ha mandato le due formazioni alla seconda pausa sull'1-1.
Il terzo periodo si è poi aperto con il tiro di Anttila deviato da Björninen che ha dato il primo vantaggio ai nordici. Con il passare dei minuti, la grandissima pressione messa dai russi sulla porta avversaria ha favorito lo spettacolo e le ripartenze dei finlandesi, vicini al punto del ko con Hietanen che ha stampato il disco sulla traversa, ma il punteggio non è più cambiato nemmeno nel forcing finale a 6 contro 5.