calcio svizzero

“A Basilea per tornare a vincere e rivivere certe emozioni”

Shaqiri parla anche di Lugano e Nazionale senza nascondersi troppo

  • Oggi, 09:10
  • Oggi, 09:34
Shaqiri

Una chiacchierata a tutto tondo

  • rsi.ch

Sembrava nella parabola discendente. Sembrava, appunto. Perché a Basilea Xherdan Shaqiri ha ritrovato il piacere di giocare a calcio, quello che aveva forse perso durante la sua ultima avventura a Chicago. Nessuno, questo è certo, si aspettava di rivederlo su certi standard, tanto da chiedersi, oggi, se sia addirittura questo il momento più brillante della sua carriera. Un’esagerazione? Probabilmente sì, visto il livello della Super League. Fatto sta che nessuno ha avuto un impatto così determinante negli ultimi anni nel nostro campionato. “Siamo il Basilea e vogliamo sempre vincere”, le sue parole.

All’inizio non è stato facile nemmeno per me, perché arrivavo sì in una società che conoscevo ma comunque in una nuova squadra

Ed è proprio dalla situazione dei renani, primi e a questo punto favoritissimi per la conquista del titolo, che è iniziata la lunga chiacchierata della Domenica Sportiva. “Ho sempre pensato che questa fosse una squadra di qualità, che dovesse solo lavorare nel modo giusto per raccogliere i frutti. Se a inizio stagione avessi ipotizzato che oggi ci saremmo trovati così in alto, però, probabilmente in pochi ci avrebbero creduto - ha esordito Shaqiri - Ora siamo qui, ci godiamo il momento, consapevoli che nulla è stato fatto e che il difficile viene proprio adesso”. Parole da leader, che nascondono anche una certa ambizione: “Il fatto che qui negli ultimi anni si sia vinto poco è qualcosa che mi ha spinto a tornare. Lottare di nuovo per la vittoria è una sfida che mi affascina, come quella di riportare una certa mentalità vincente nel club”.

Il mio ritorno una mossa di marketing? Senza i risultati sportivi i benefici sarebbero stati solo temporanei, anche a livello di pubblico

Inevitabile, dopo l’addio della scorsa estate, toccare il tema Nazionale. “È normale che i media parlino di un mio ritorno e capisco pure i tifosi, però al momento sto bene così. Per me è un capitolo chiuso, anche se ho detto più volte che non si può mai dire mai, nel calcio”. Senza di lui, allora, chi potrebbe emergere come leader tecnico? Shaqiri non risponde, ma fa una disamina che potrebbe preoccupare un po’ il futuro: “Sicuramente i giocatori di potenziale non mancano, ma va ricordato che è in atto un ricambio generazionale. Bisogna accettare l’idea di attraversare un paio di anni difficili, così come un’eventuale mancata qualificazione a un grande torneo. Siamo pur sempre il calcio svizzero e non dobbiamo escludere l’ipotesi di non avere più tanti giocatori in grado di fare la differenza. Vedremo come si svilupperà il movimento, ma in quel caso dovremmo lavorare di più come squadra”.

Il Lugano è una società che sta lavorando bene, ma penso che dietro le quinte ci sia stato qualche problema nel girone di ritorno. Gli auguro un giorno di vincere il campionato, ma finché ci sarò io a Basilea non sarà così facile!
15:03

SL, l’intervista a Xherdan Shaqiri (La Domenica Sportiva 20.04.2025)

RSI Sport 20.04.2025, 19:30

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