“Mi ha convinto il progetto, il Lugano è al top da diversi anni”

Un giovane talento, uno dei più interessanti in prospettiva del calcio rossocrociato, è approdato a Lugano, con un contratto quadriennale. Il 21enne Daniel Dos Santos, eletto miglior giocatore della passata Challenge League, ha fatto il salto di qualità dopo quattro stagioni passate a Thun nella lega cadetta. Ma cosa l’ha convinto a optare per il club ticinese tra le diverse offerte ricevute? “Il progetto - ha commentato il centrocampista offensivo di origine portoghese - penso che negli ulitmi tre o quattro anni abbia dimostrato di saper giocare al top. Inoltre, per me è un grande obiettivo disputare partite in Europa. Sono molto grato di essere qui e darò il massimo”.

Naturalmente, per uno che è cresciuto non solo calcisticamente a Thun è stato complicato lasciare la cittadina dell’Oberland bernese: “È stato il club che mi ha formato e lì ho firmato il mio primo contratto da professionista. Lasciare i miei compagni di squadra, i miei colleghi e la mia famiglia è stato doloroso, ma credo che siano tutti orgogliosi di me e per questo devo esserlo anche io”. Nato a Covilhã, in Portogallo, il suo idolo da ragazzo non poteva che essere Cristiano Ronaldo: “Cerco di imparare molto da lui, in campo e fuori dal campo, ma soprattutto dal punto di vista mentale. Credo che sia una componente molto importante nel calcio moderno”.

Per Mattia Croci-Torti sarà un elemento importantissimo sulla trequarti, che porterà dinamismo e giocate di qualità: “Darò sempre il massimo in allenamento e poi sarà il mister a decidere se giocherò gli ultimi 5’ o tutti i 90’, io sarò sempre pronto. Sono flessibile in campo. Posso giocare sulla fascia, ma la mia posizione prefertita è quella da numero 10. Cosa potrò dare a questa squadra? La mia energia positiva, sono un ragazzo giovane e con i piedi per terra. Inoltre, sono rapido palla al piede nell’uno contro uno e tatticamente, così come difensivamente, posso aiutare molto il gruppo”. Delle doti che lo aiuteranno a integrarsi al meglio nella squadra bianconera, anche perché “sì, io parlo un poco italiano”, ha chiosato ridendo il 21enne, che domani dovrebbe già essere della partita nell’amichevole contro lo Stade Nyonnais.