“Non ci sono favoriti, vincerà chi ha più fame”

È da ben 23 anni che il Servette attende un titolo di rilevanza da aggiungere al suo palmarès. L’ultimo trionfo risale al 2001 in Coppa Svizzera, appunto. La volontà è dunque quella di risollevare al cielo lo stesso trofeo domani contro il Lugano, squadra che i ginevrini hanno sempre battuto nell’attuale stagione. Un vantaggio? “Forse lo può essere, sì, più che altro per la nostra fiducia - ha detto René Weiler alla vigilia dell’attesissima sfida - Non vedo però una favorita, perché tutte le nostre partite sono state combattutissime e perché in campionato siamo sempre stati vicini. D’altronde si sfidano le due uniche squadre in grado di battere l’YB qui al Wankdorf. Loro hanno tanta qualità e il secondo posto in Super League è lì a dimostrarlo”.

Una finale che i ginevrini dovranno disputare senza l’infortunato Crivelli: “È vero, non ha affrontato con noi la trasferta per un problema fisico, ma tutti hanno fatto bene in questa stagione e tutti vogliono giocare. Non sarà facile prendere delle decisioni domani, e sono contento che sia così”, ha continuato l’allenatore. Il 50enne non pensa che le voci riguardo un suo possibile addio, un po’ come quelle di Sabbatini in casa bianconera, possano avere un’influenza: “Questa è una finale e tutti vogliono vincerla, determinati aspetti ora come ora non mi toccano”.

La pressione, dettata da lunghi anni d’astinenza, può invece giocare un brutto scherzo al Servette? Non secondo l’ex di partita Steve Rouiller: “È innegabile che un trofeo manca da tanti, tantissimi anni. Direi però che non sentiamo pressione, più che altro percepiamo al nostro interno la volontà di dare il massimo per tornare a rivivere momenti fantastici. Ma varrà la stessa cosa per il Lugano. La chiave? Non ci sono ricette, chi ha più voglia e determinazione vincerà”.