“Non devo mettere una maschera, qui per portare idee e positività”

Sotto il sole di Faro, in Portogallo, la Nazionale è scesa in campo per il primo allenamento del training camp in vista delle due amichevoli contro Irlanda e Lussemburgo. A parte l’acciaccato Miro Muheim, tutti i convocati di Murat Yakin hanno preso parte alla sessione così come Davide Callà, alla prima da assistente allenatore: “È stato un bellissimo momento, anche emozionante - ha commentato il 40enne - Non vedevo l’ora di scendere in campo, già ieri avrei voluto dare qualche calcio al pallone”. Già da queste parole si capisce il carattere dell’ex centrocampista: “Sono un tipo abbastanza energetico dunque non c’è bisogno di mettere una maschera. Cerco di essere me stesso e di trasmettere l’amore che provo per il calcio, ed è abbastanza facile se hai un gruppo come questo”.

Prima scelta del selezionatore per sostituire il partente Giorgio Contini, Callà ha le idee chiare riguardo al suo ruolo: “Murat mi ha chiesto soprattutto di essere me stesso e di trasmettere sia idee calcistiche che positività. Con lui c’è sempre stato un gran feeling, ci conosciamo da tempo. Pure con la squadra, con alcuni ci ho pure giocato (ride, ndr) quindi non è stato difficile entrare a far parte di questo gruppo”. Un gruppo che guarda già al futuro e più precisamente alle qualificazioni mondiali: “Settembre è la data X, ora c’è tempo per preparare determinate cose e per provare nuove soluzioni. Normalmente non dovrebbe essere tutto perfetto dall’inizio, quindi ci sarà sicuramente da lavorare e poi vedremo come andrà a finire questo cammino”, ha concluso Callà.