Da eroi della Coppa Svizzera conquistata dal Lugano due anni fa, ad avversari desiderosi di scrivere questa stagione il loro nome nel quattordicesimo trionfo nella competizione del Sion. Per Numa Lavanchy e Reto Ziegler la semifinale di sabato tra ticinesi e vallesani non sarà una partita come le altre. Inutile nasconderlo: i ricordi di quel successo a tinte bianconere sono ancora ben presenti. “Il primo pensiero, per quanto mi riguarda, va al viaggio di ritorno. Tra sigari e selfie avevamo fatto una grande festa sul pullman”, ha detto il difensore centrale. “Sì, la serata insieme ai nostri tifosi in piazza è stata fantastica”, ha confermato il laterale.
Volevamo riportare quella Coppa in Ticino a tutti i costi, riuscirci è stato incredibile
Reto Ziegler
Una giornata storica resa possibile da un’unità d’intenti e da uno spirito di gruppo invidiabile, come confermato da Lavanchy. “A vincerla ci ho provato con varie squadre, GC e Losanna su tutte, ma non c’era quella volontà che si percepiva a Lugano. Ora che ci sono riuscito ho compreso il valore di questa competizione, e ci terrei a ripetermi”. Come? A indicare la strada, da buon capitano, è il suo compagno di reparto: “Qui, quando si gioca la Coppa, c’è sempre un entusiasmo enorme. Come dimostrato con l’YB, l’importante è restare sereni e giocare con fiducia. Ecco, in questo senso il successo con i campioni in carica ci ha fatto capire che la finale non è utopia”.
Chi toglierei al Lugano? Bottani, perché con la palla tra i piedi s’inventa sempre qualcosa
Numa Lavanchy
Coppa Svizzera, l’intervista a Reto Ziegler e Numa Lavanchy (La Domenica Sportiva 21.04.2024)
RSI Sport 21.04.2024, 19:21