di Marcello Ierace
È il primo maggio del 1993 e allo stadio Canindé di San Paolo si sta giocando un match tra il Portuguesa e il Santos. Gli occhi sono su un attaccante del Portuguesa: il numero 10. Raccoglie un pallone e con un tocco piazza un tunnel ad un avversario. Quaranta metri di cavalcata finché si trova davanti il portiere, lo fa sedere e infila la palla in rete. È il gol più bello mai segnato in questo stadio e l’ha firmato Dener Augusto de Souza, che tutti però chiamano semplicemente Dener.
Ma chi è Dener? Nato il 2 aprile del 1971 a San Paolo, a otto anni perde il padre e la sua già non semplice esistenza si complica ancora di più. Di giorno studia, di sera lavora. E nel poco tempo libero che gli resta gioca a calcio e fa impazzire gli avversari. Con la maglia del Portuguesa si guadagna la chiamata nella Nazionale verdeoro. Nel 1993 passa al Gremio con cui vince il campionato Gaucho e l’anno successivo veste la maglia del Vasco da Gama e trionfa nel campionato Carioca. I tifosi del Vasco da Gama lo adorano e gli dedicano un coro che recita "O Dener è a mistura de Garrincha com Pelé". Dener è un misto di Garrincha e Pelé. Il suo nome è già inserito nella lista dei giocatori che verranno convocati per i Mondiali di USA 94. Ma prima c’è una questione da risolvere.
È il 17 aprile 1994, si è appena chiusa la partita tra Fluminense e Vasco da Gama al Maracanà. Dener, finito l’incontro, lascia Rio de Janeiro per andare a San Paolo. Lì lo aspettano i dirigenti dello Stoccarda. Sale sull’auto dell’inseparabile amico Otto Gomes Miranda e dopo 400km i due arrivano, all’alba, a Rio. Improvvisamente l'auto su cui stanno viaggiando sbanda e va a schiantarsi a forte velocità contro un albero. Per il povero Dener non c’è nulla da fare. Dener aveva appena compiuto 23 anni. Per molti sarebbe diventato il nuovo Pelé.
ORMe, il racconto sulla vita di Dener
RSI Sport 01.07.2020, 18:00
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Playlist
A Felicidade – Vinicius, Toquinho, Maria Creuza, 3’25” (Saludos Amigos)
Aguas de março – Elis Regina e Tom Jobim, 3’30” (Philips)