Gioco e carattere, il Lugano recupera un prezioso pareggio

È stata un’altra pazza partita europea quella del Lugano nell’andata del playoff di Europa League. I bianconeri hanno recuperato due volte il Besiktas per alla fine pareggiare 3-3 e lasciare tutto aperto in ottica qualificazione alla fase campionato della seconda competizione continentale per club. Nella Stockhorn Arena di Thun frequentata da 5270 spettatori quasi tutti votati alla causa degli ospiti, dapprima è stato Bislimi a rispondere al vantaggio turco, poi sono stati Steffen e Zanotti (che ha causato l’autorete di Gabriel) a permettere ai ticinesi di tenere tutto aperto prima della trasferta a Istanbul di settimana prossima.

Come aveva promesso Croci-Torti alla vigilia, i bianconeri hanno affrontato sin da subito la sfida con il solito atteggiamento propositivo, presentando Vladi come punto di riferimento in attacco mentre Bottani si è seduto in panchina (è poi entrato all’86’). Ed è stato proprio l’attaccante numero 9 ad avere la prima occasione al 3’, ma non è riuscito a trovare la palla su invitante centro di Steffen. Il nazionale elvetico ha poi provato a innescare pure Aliseda al 17’, ma anche l’argentino non ha concluso nel migliore dei modi. Così contro l’andamento del confronto sono stati i turchi a passare in vantaggio al 21’ con Fernandes, sfruttando un Lugano mal posizionato e un Saipi poco reattivo. I ticinesi hanno incassato bene il colpo, e al 34’ dopo l’ennesima bella combinazione hanno pareggiato con Bislimi.

Nella ripresa il Besiktas è sembrato allungare in maniera decisiva nel giro di 3’ grazie alla rete ancora di Fernandes, dopo illuminante tacco di Rafa Silva, e alla capocciata di Al-Musrati. Ma ancora una volta il Lugano ha potuto fare affidamento sulla classe di Steffen, che soli 2’ dopo il 3-1 per i turchi ha dimezzato lo scarto con un tiro a giro, e sul suo carattere, impersonato da Zanotti, che con un cross ha favorito l’autorete di Gabriel che ha definito il pareggio al 64’. Nel finale la sfida si è poi tranquillizzata, in attesa dei fuochi d’artificio che per forza ci saranno nella decisiva sfida in Turchia.