Calcio - il commento

Sarebbe stato davvero il finale perfetto per Sabbatini

Una finale di Coppa piena di rimpianti per il Lugano e quel rigore non dato...

  • 3 giugno, 08:08
  • 3 giugno, 17:27
Jonathan Sabbatini

Il primo dei 3 match ball sul piede del capitano

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Di: Silvio Reclari

Quinto rigore: dopo la paratona di Saipi, sul dischetto si presenta Sabbatini, che prende la rincorsa, rallenta, guarda Mall e lo spiazza! Il Lugano conquista la sua seconda Coppa Svizzera in tre anni e il capitano può salutare da eroe. Già, che bel finale sarebbe stato questo. Il finale perfetto per una storia d’amore lunga 11 anni che probabilmente terminerà invece tra qualche ora con la conferenza stampa di fine stagione, sempre che non ci sia qualche ripensamento dell’ultimo minuto da parte della società. Te lo saresti proprio meritato Sabba di regalare un’ultima gioia al popolo bianconero e invece dovrai imparare a convivere con l’errore e questa sconfitta dolorosissima, ma anche questo fa parte dello sport.

Dello sport fanno purtroppo parte anche gli errori arbitrali e pure con quelli bisogna imparare a convivere. Io capisco l’interpretazione del regolamento, ma a parti invertite, ovvero con un attaccante che controlla in area con quel doppio tocco di braccio prima di segnare, il gol sarebbe stato convalidato? Ovviamente no! E allora perché se una cosa vale da una parte non deve valere dall’altra? Questo proprio non riesco a spigarmelo. Resto convinto che Tsunemoto tenti di mettersi sulla traiettoria del tiro nel tentativo di fermare la palla e che quello non solo è calcio di rigore, ma è pure cartellino rosso visto che con la porta sguarnita sarebbe stato certamente gol. Lo stesso Urs Meier al Blick ha dichiarato che quello è un chiaro fallo di mano. Secondo l’ex arbitro, Dudic aveva la visuale coperta e doveva essere aiutato dal VAR. Già il VAR: ormai non si capisce più quando può o non può intervenire. Ma non sarebbe dannatamente più semplice, come già fanno un sacco di altre discipline, dare due chiamate per tempo agli allenatori? Se un mister non si gioca il challenge, o li ha finiti, si resta con la decisione presa sul campo con buona pace di tutti.

Non resta che chiudere parlando del Lugano che sarà. Anche se fa davvero male perdere così, questa sconfitta deve essere un punto di partenza o di ripartenza per i vertici del club. Chiaro che una volta terminati i lavori a Cornaredo si potrà pensare più in grande, ma mancano ancora due anni! Viste le crepe mostrate dall’YB in questa stagione, forse si potrebbe cercare di velocizzare un po’ l’assalto al trono del calcio svizzero, tanto più che tra pochi mesi ci saranno dei preliminari di Champions League da giocare. In poche parole servono rinforzi immediati. Non tanti ma di qualità e soprattutto pronti, perché in difesa è evidente che ci sia bisogno di un centrale che possa alternarsi con Hajdari e Mai e di (almeno) un terzino destro. Poi ci sarebbe anche il contratto del Crus in scadenza nel 2025 da rinnovare...

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