Il prossimo martedì 20 febbraio il Ginevra disputerà la finalissima di Champions Hockey League contro gli svedesi dello Skelleftea. Un appuntamento di per sé storico, che le Aquile avranno oltretutto l’onore di disputare di fronte al pubblico amico. Tuttavia la competizione, reintrodotta nel 2013, fatica oltremodo a decollare: difficile attrarre tifosi e sponsor, perlomeno fino ai match clou. Un problema, questo, trattato all’interno della trasmissione That’s Hockey da Marc Gautschi, direttore sportivo delle Aquile.
Quando si inizia una competizione, si parte sempre per vincere
“Il vincitore incassa un premio da 240’000 euro, il finalista invece da 120’000. Diciamo che arrivando in finale, comunque vada, sappiamo che non chiuderemo in negativo questa campagna. Se invece non ci fossimo arrivati, a stima, avremmo accumulato una perdita di 100’000 euro”, ha spiegato. Ma non è tutto, perché le trasferte e il numero di partite incidono anche sul campionato: “Rispetto alle altre 12 squadre di National League, abbiamo disputato 12 partite in più. Questo lo abbiamo pagato: non stiamo facendo male, ma vorremmo essere nelle prime quattro”.
CHL, lo studio con le dichiarazioni di Marc Gautschi (That's Hockey)
RSI Sport 22.01.2024, 23:46
CHL, il servizio su Lukko Rauma-Ginevra (Info Notte Sport 16.01.2024)
RSI Sport 16.01.2024, 22:08