Sono nubi nerissime quelle che si sono addensate nelle ultime settimane nel cielo del Ladies Team Lugano. Difficoltà finanziarie importanti starebbero infatti mettendo a rischio la partecipazione della squadra al massimo campionato femminile di hockey su ghiaccio che scatterà il prossimo 16 di settembre. Rilevata in extremis da un nuovo gruppo che fa capo all’imprenditore italiano Cesare Badila, la società non sarebbe infatti stata in grado negli ultimi mesi di tenere fede agli impegni presi con giocatrici, staff tecnico e fornitori di servizi.
Recuperata la licenza di gioco dalla vecchia proprietà, che aveva deciso di porre fine all’attività del club al termine della scorsa stagione, la nuova compagine dirigenziale si era detta pronta ad investire in modo importante nella crescita e nello sviluppo a medio-lungo termine dell’hockey femminile, nel contesto di un campionato nazionale in grande crescita a dimostrazione degli impegni presi e rispettati da club importanti quali Berna, Ambrì, Zugo, Friborgo e Davos per citarne alcuni.
In panchina uno staff tecnico di provata esperienza formato da Massimo Fedrizzi, head coach della nazionale italiana femminile, e da Lorenz Kienzle, già difensore tra gli altri di Lugano ed Ambrì-Piotta. Sul ghiaccio una squadra giovane alla quale sono stati promessi contratti e benefit comunque importanti per la categoria, ma che a tutt’oggi non hanno avuto riscontro.
Le prossime ore saranno decisive per un salvataggio in extremis della stagione. La squadra dovrebbe ritrovarsi tra poco sul ghiaccio della Cornèr Arena per quello che potrebbe anche essere (in assenza di garanzie alle giocatrici ed allo staff da parte della società) l’ultimo allenamento. La trasferta a Zurigo di sabato per una amichevole contro le ZSC Lions è fortemente in dubbio. Sarebbe la chiusura tristissima di una storia gloriosa, un finale non nuovo, purtroppo, nella recente storia dello sport ticinese.
WL, il servizio sulla rinascita delle Ladies Lugano (Quotidiano 11.05.2023)
RSI Sport 11.05.2023, 19:03