Tre partite ancora da giocare, ambizioni leggermente diverse, ma per Lugano e Ambrì l’obiettivo è comune: proseguire il cammino anche dopo il termine della regular season. Ospiti in studio della Domenica Sportiva, Luca Gianinazzi e Luca Cereda hanno lanciato il rush finale soffermandosi su alcuni aspetti che hanno caratterizzato la stagione a partire dalle aspettative sempre difficili da gestire fino alle prestazioni di quei giocatori che hanno sorpreso in positivo o in negativo.
La costanza che abbiamo trovato nelle prestazioni mi dà grande soddisfazione
Luca Gianinazzi
In casa Lugano ci sono i playoff da andare a conquistare e il coach bianconero è apparso molto soddisfatto delle prestazioni e della progressione della sua squadra. “Volevamo essere lì dove siamo e avere il destino nelle nostre mani - ha ammesso - Adesso sta a noi fare gli ultimi tre passi nel modo giusto. Quello che mi fa essere ottimista è però la crescita che c’è stata in tutta la stagione. Nelle ultime venti partite siamo terzi per numero di punti e per reti subite, che era un aspetto che andava migliorato”.
Le aspettative nello sport sono la cosa più difficile da gestire e possono fare la differenza
Luca Cereda
Nel Sopraceneri invece l’obiettivo sono i play-in e, anche in questo caso, il destino è nelle mani dei biancoblù. “In quest’ultima parte di stagione ogni punto conta e non era facile chiudere questa settimana in questo modo - ha spiegato l’allenatore leventinese - Contro l’Ajoie abbiamo fornito una delle nostre peggiori prestazioni; con il Losanna, pur perdendo, si è visto un buon passo avanti; e con il Davos abbiamo giocato una buona partita con ottima costanza sui 60’. E la costanza adesso è determinante per trovare le vittorie”.
Gestire Ruotsalainen è facilissimo
Luca Gianinazzi
Tra i giocatori che si sono esibiti sotto le volte della Cornèr Arena forse il solo Arttu Ruotsalainen non ha ancora del tutto convinto, eppure Gianinazzi, che lo vede tutti i giorni alla pista, non riesce a non elogiarne l’attitudine. “Non posso spendere una parola negativa per come si allena ogni giorno, per come ci tiene alla squadra, per quanto la mette al primo posto - ha infatti affermato il 31enne - È un esempio di professionalità anche se non ha trovato i punti che ci si poteva aspettare. Da quest’ultimo punto di vista credo che la colpa sia soprattutto mia. Non sono evidentemente riuscito a metterlo nelle condizioni di essere prolifico come lo è stato lo scorso anno. Siamo dunque ancora alla ricerca della ricetta giusta per sfruttare tutto il suo potenziale”.
Onestamente non credo che Spacek abbia subito il ruolo di Formenton
Luca Cereda
Sul fronte biancoblù da una parte Michael Spacek ha ritrovato le sensazioni migliori, dall’altra André Heim sembra un lontano parente di quello ammirato lo scorso anno alla Gottardo Arena. “Spacek ha passato un periodo difficile, ha avuto un calo a livello fisico e mentale. Mentre adesso ha ritrovato quella brillantezza che aveva già a inizio stagione - ha analizzato Cereda - Per quel che riguarda Heim torniamo al discorso delle aspettative: ha dovuto digerire una grossa delusione e adesso vuole talmente fare bene che continua un po’ a rincorrere la sua coda. Deve semplicemente ritrovare la sua tranquillità e nell’ultimo periodo mi è sembrato in crescita”.
La domenica sportiva
La domenica sportiva 25.02.2024, 18:00
Il commento di Omar Gargantini (Rete Uno Sport 27.02.2024, 07h30)
RSI Sport 27.02.2024, 07:32