Si chiedeva una reazione al Lugano dopo l’orribile prova contro il Langnau, ma sul ghiaccio dell’Ajoie questa c’è stata soltanto nelle intenzioni. Gli uomini di Gianinazzi sono stati sconfitti 5-4 dopo il supplementare al termine di un match che ha messo in mostra virtù e difetti di una squadra sempre più bipolare, capace del meglio come del peggio nel giro di pochissimi minuti. L’encefalogramma rimasto mestamente piatto nella serata di martedì ha proposto segni di vita soltanto nella prima parte dell’incontro, ma le difficoltà soprattutto mentali della formazione sottocenerina sono venute a galla in maniera prorompente una volta subito il primo gol, rivelando la vera faccia di questo Lugano. La partita di domani contro il Friborgo rischia di diventare per davvero l’ultima spiaggia per i bianconeri, chiamati a vincere per finalmente svegliarsi dall’incubo in cui si sono infilati. Il tempo dei discorsi, infatti, sembra essere finito.
Sul ghiaccio di Porrentruy i sottocenerini - con Dahlström di nuovo nel line-up a scapito di Sekac e linee completamente rimescolate - inizialmente hanno messo in mostra quantomeno la voglia e la grinta che erano mancate nell’ultima sfida contro i Tigrotti, senza però brillare. Ne è così nato un primo tempo in cui ci sono ancora stati diversi errori in retrovia per gli uomini di Gianinazzi, con Hazen che solo davanti a Schlegel ha graziato gli ospiti, e tanta confusione in avanti, dove però in una delle poche azioni ben orchestrate dai ticinesi Fazzini ha sbloccato il punteggio su ottimo suggerimento di Jesper Peltonen. Lo stesso numero 17 poi in apertura di secondo periodo, quando l’Ajoie stava prendendo coraggio, ha raddoppiato freddando Conz con un gran polsino all’incrocio. Conz che, curiosità, stava indossando la sua vecchia maschera raffigurante il logo dell’Ambrì a causa di un malfunzionamento del suo casco abituale.
Il doppio vantaggio pareva aver dato un po’ di tranquillità al Lugano, corroborata dal 3-0 firmato in 5 contro 3 da Thürkauf. Ma la fragilità dei ticinesi è prepotentemente tornata a farsi sentire, permettendo agli uomini dell’ex Ireland di pareggiare incredibilmente il confronto nel giro di 3’51”. Proprio quando sembrava manifestarsi una nuova beffa per i bianconeri, il solito Joly a inizio terzo periodo ha ridato ossigeno puro alla sua squadra firmando l’importantissimo 4-3. Una marcatura che sembrava essere decisiva perché le energie dei padroni di casa sono andate via via scemando col passare dei minuti, ma dal nulla Nussbaumer ha di nuovo rimesso tutto in parità a poco più di 3’ dal termine. In un convulso overtime ancora il difensore giurassiano ha dato il colpo di grazia ai ticinesi, che possono soltanto fare “mea culpa” dopo una prestazione - una volta di più - rimasta incompiuta.
A tutto Hockey
A tutto Hockey 29.11.2024, 23:10
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Legato a Sport e Musica del 29.11.2024