Si chiude stasera, dopo 52 partite, la regular season di National League con le due squadre ticinesi che arrivano all’ultima sfida prima dei play-in con sentimenti contrastanti. Da una parte c’è un Lugano che deve smaltire la cocente delusione di essere scivolato fuori dalla zona playoff diretti a causa di due brutte sconfitte con Friborgo e Bienne, nelle quali il dato più significativo e preoccupante sono le dieci reti incassate. Dall’altra un Ambrì che ha già trovato una dimensione da postseason, andando a qualificarsi dopo i brillanti successi su Ginevra e Friborgo. E all’orizzonte si staglia il derby nel primo turno di play-in: con i bianconeri, che stasera riceveranno il Rapperswil, già certi del settimo posto, ai biancoblù basterà tornare con un punto dalla trasferta di Kloten per assicurarsi l’ottavo posto, sinonimo di doppia sfida proprio con sottocenerini.
Ma si parlava di sentimenti contrastanti. “Chi ha seguito la nostra conferenza stampa sa che abbiamo detto che volevamo raggiungere i playoff nel miglior modo possibile. Purtroppo non siamo riusciti ad entrare nei primi sei ma non vuol dire che è tutto finito - ha spiegato Hnat Domenichelli alla Domenica Sportiva - Dobbiamo accettarlo anche se rimane tanta delusione visto che abbiamo giocato alla grande per tanto tempo e abbiamo subito due sconfitte decisive nelle ultime due partite. Cercheremo di battere il Rapperswil per ritrovare un po’ di morale e poi il destino nei play-in sarà di nuovo nelle nostre mani”.
Dobbiamo accettare la realtà: non siamo ancora una squadra da primi sei posti. Siamo vicini ma ci manca ancora qualcosa
Hnat Domenichelli
“Sono soddisfatto che in questo finale di stagione dove i giochi contano di più, dove c’era bisogno di serrare un po’ i ranghi, la squadra abbia reagito bene riuscendo a portare a casa delle belle prestazioni e dei bei risultati - ha invece affermato Paolo Duca - L’obiettivo dichiarato era quello di riuscire a qualificarsi per i play-in: questo è ragionevolmente un obiettivo per cui noi possiamo lottare e lo abbiamo raggiunto. L’hockey non è uno sport individuale, non puoi programmare i picchi di forma in modo scientifico. Spesso e volentieri la differenza tra fare o non fare risultato è minima. L’importante ora è andare in crescendo a livello di prestazioni”.
Derby nei play-in? Sarebbe bellissimo per noi e per il Ticino
Paolo Duca
La pagina sull’hockey dal minuto 46’26” con l’intervista a Hnat Domenichelli al 48’36” e quella a Paolo Duca al 58’40”
La domenica sportiva
La domenica sportiva 03.03.2024, 18:30
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