Non basta il cuore al Lugano, titolo Zurigo

Dopo aver annullato due match point allo Zurigo, il Lugano non è riuscito nel sorpasso decisivo per andare a conquistarsi il campionato 2017-18. I bianconeri, in pista con gli inossidabili Sannitz, Lapierre e il recuperato Cunti, si sono inchinati alla Resega in gara-7 per 2-0 lasciando così il trofeo ai Lions. Apparsi inizialmente più contratti rispetto agli avversari, i sottocenerini, che strada facendo hanno perso Vauclair per una botta, si sono "liberati" dalla pressione solo nel terzo tempo, non trovando però la maniera di riportare dalla loro parte la "bella".

Sannitz e Fazzini, su ottimo assist di Bertaggia, hanno avuto le prime due occasioni, ma è stato lo Zurigo a passare in vantaggio appena lasciati sfogare i luganesi, con il tiro di Geering al 6'55" deviato sfortunatamente alle spalle di Merzlikins da Wellinger. Un gol che ha fatto male, visto che subito dopo un'amnesia di Bertaggia ha permesso a Miranda di sospingere il disco in fondo alla rete. Buon per il numero 10 dei padroni di casa che gli arbitri hanno annullato dopo aver riguardato a lungo il video per un'ostruzione di Künzle su Merzlikins, mentre la sirena che ha mandato tutti alla prima pausa ha strozzato in gola l'urlo di gioia ancora al capitano degli zurighesi, che ha superato il portiere lettone a tempo appena scaduto.

Nel periodo centrale, dopo una bell'azione di Lapierre, Wick per poco non ha approfittato di un errore di Merzlikins, ma per il resto ci sono state poche emozioni, in una Resega che ha tentato di scuotere i suoi beniamini. Negli ultimi venti minuti della stagione i bianconeri hanno raschiato il fondo del barile, ma Flüeler ha eretto un muro davanti ai disperati assalti dei luganesi, bloccando in particolare Lapierre a 4'33" dal 60'. A chiudere il discorso ci ha pensato Kenins a porta vuota a 19" dalla fine.

Il Lugano non è riuscito quindi a sfatare il tabù che lo vede sempre sconfitto in gara-7 di una finale e in casa: per la quarta volta, la seconda con i Lions, i bianconeri si sono dovuti arrendere alla "bella". Per lo Zurigo si tratta del 9o titolo della storia, che permette allo ZSC di salire sul podio di sempre al fianco dell'Arosa, mentre Davos (31) e Berna (15) restano saldamente sui primi due gradini.