HOCKEY - IL COMMENTO

Ora che il tempo degli alibi è finito serve un vero cambio di rotta

Giocatori (e dirigenza) adesso devono reagire a questa situazione

  • Ieri, 16:07
  • Ieri, 23:28
HCL1

Ci sarà una reazione?

  • Keystone
Di: Diego Medolago 

Alla fine nemmeno Luca Gianinazzi è riuscito a salvarsi. Nonostante una pazienza mai concessa a nessun altro allenatore nelle ultime due decadi, il 32enne è stato esonerato insieme ai suoi due assistenti. Stavolta seguito a ruota dal DS, che coerentemente con le sue dichiarazioni ha sciolto il legame con il Lugano nel momento in cui il club si è separato dal proprio coach. Un ribaltone ormai annunciato ma che si è cercato di rimandare il più possibile, finché il burrone non si è fatto troppo vicino. Le recenti prestazioni parlano chiaro: il 32enne non era più in grado di sopperire ad alcune fisiologiche lacune nella gestione tattica della partita (resta comunque un coach alla prima vera esperienza, seppur al terzo anno) facendo leva sul carattere dei giocatori, i quali piano piano hanno smesso di seguire i suoi dettami.

La polvere alzatasi questa mattina però ora difficilmente potrà essere nascosta sotto il tappeto e starà a chi è rimasto cercare di recuperare una stagione che sembra ormai quasi definitivamente andata. A partire proprio da coloro che scendono in pista, i quali dovranno dimostrare - almeno per quel che rimane di questo campionato - l’impegno e l’abnegazione che troppo spesso sono mancati. Sarà interessante vedere il piglio con cui giocheranno alcuni elementi della rosa bianconera ora che la guida tecnica cambierà, e se le esibizioni scialbe e senza grinta delle ultime settimane continueranno oppure se magicamente si ritroverà l’energia e la garra perduta.

Un capitolo a parte lo merita anche la dirigenza. È paradossale come, in una conferenza stampa indetta a causa del fallimento di un progetto, si sia trovato il modo di criticare più i tifosi che borbottano e si lamentano che l’operato della società. La quale ha sempre affermato di sostenere Gianinazzi, lasciandolo però solo nelle serate più buie davanti alle telecamere. In più, se davvero è dalla sconfitta col Friborgo che si è iniziato a pensare all’esonero, è strano che nel momento del licenziamento non ci fosse già un candidato pronto a subentrare. In un momento in cui la disaffezione verso la squadra si sta sempre più facendo sentire, forse bisognerebbe buttare un occhio verso Cornaredo, dove da anni si sta costruendo qualcosa di solido grazie alle persone giuste messe al posto giusto. Un esempio virtuoso da seguire, se davvero si vuole uscire dallo status quo. Per evitare di trovarsi di nuovo tra due anni e mezzo (o prima) nella medesima situazione.

01:32

Il commento di Omar Gargantini (Rete Uno Sport 13.01.2025, 18h30)

RSI Sport 13.01.2025, 18:55

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