Play-in raggiunti con merito, ma anche con qualche rammarico

Una prestazione maiuscola contro gli Orsi, unita ad una serie di risultati sfavorevoli sulle altre piste, non era bastata agli uomini di Cereda per entrare già giovedì fra le prime 10. Una prestazione molto meno brillante, ma l’aiuto dello stesso Berna e del Lugano, hanno permesso di raggiungere un primo, meritato, risultato stagionale.

*** Il terzo tempo contro il Berna: per tutta la stagione i biancoblù hanno giocato alla pari con ogni avversario, raggiungendo ben 23 overtime. Nel contempo spesso hanno dato l’impressione di non essere in grado di gestire vantaggi a volte anche ampi. Ecco perché il terzo tempo di perfetto controllo, e in un match fondamentale come quello contro il forte Berna, si è rivelato una sorpresa positiva e una prova di maturità.

** Janne Juvonen: nella sua stagione più complicata in Leventina, il portiere finlandese ha saputo ritrovarsi da grande campione sul finale, disputando due partite quasi perfette, e fondamentali per l’accesso ai play-in, contro Bienne e Berna. Potrebbe essere lui l’uomo delle sfide con il Rapperswil.

* La giusta ambizione: pur avendo raggiunto l’obiettivo minimo dichiarato di inizio stagione, sabato sera le voci biancoblù del dopopartita raccontavano di un Ambrì solo parzialmente soddisfatto. Perché c’era la possibilità di raggiungere l’ottavo posto e la parte alta dei play-in. Pollice in su a quel pizzico di insoddisfazione che porta alla giusta ambizione, da conservare nelle prossime partite.

- Kodie Curran: schierato solo nella partita di Friborgo, il canadese ha confermato di essere ormai in chiaro calo di rendimento. Il giocatore incisivo e ordinato di inizio stagione è un lontano ricordo. Il suo impiego nella postseason dipende ovviamente dal ruolo che verrà assegnato a Juvonen, ma le prestazioni recenti non spingono per una sua presenza in pista.