Qualche ritocco inevitabile e un Andersson in più

Il Lugano poco prima dell’ultimo allenamento in vista del doppio impegno a Bienne venerdì e in casa col Friborgo domenica pomeriggio ha fatto il punto sulla situazione del suo roster con un comunicato. Delle diverse assenze che si protrarranno ancora diversi giorni, l’unica a influire sulle linee viste all’opera nel weekend scorso sarà quella di Granlund. Per sopperire all’assenza del finlandese coach Gianinazzi, da quanto visto stamattina alla Cornèr Arena, sembra intenzionato a fare salire di un gradino nelle gerarchie tutte le ali sinistre, lasciando immutato solo il primo terzetto d’attacco composto da Joly, Thürkauf e Carr. Sono inoltre di nuovo arruolabili Andersson e Koskinen, che non avevano affrontato la trasferta a Langnau per malattia.

Il 30enne coach bianconero così valuta la situazione attuale con un roster ridotto al minimo: “Abbiamo diversi giocatori fuori per infortunio e non è ideale. Come allenatore vorresti sempre avere delle scelte da fare. L’importante in questi casi è stare ancora più uniti, sopperendo alla mancanza di quei giocatori con il lavoro del gruppo”.

Per completare il punto sul roster bianconero, questa è la situazione di Fatton, stamattina sul ghiaccio della Cornèr Arena: “Andrà a momenti. Oggi si sposterà a Sierre, giocherà con loro domani e starà là un po’. Poi decideremo in base alla nostra situazione e alle possibilità che ha lui di giocare. Adesso è un buon momento per lui di giocare partite, ma allo stesso tempo dobbiamo pensare a quando potrà essere qua con noi e svilupparsi all’interno della nostra struttura”.

Due vittorie che hanno fatto bene al morale: “Quando vinci, l’entusiasmo e l’ambiente nello spogliatoio un po’ cambiano. Alla fine lo sport è così, è giusto e normale che sia così. Prima dei due risultati positivi però ci siamo comunque allenati bene e avevo trovato che anche l’energia in pista e in spogliatoio era ottima. La voglia e la volontà di fare bene c’è sempre stata”. Intanto davanti c’è un altro weekend con un doppio impegno, ma senza giocare il sabato: “Sicuramente cambia un pochettino la gestione delle energie... Venerdì puoi essere un po’ meno “attento” come allenatore su come ripartisci il tempo di ghiaccio e le energie. A livello di settimana invece è più lunga e quindi bisogna gestire di più il riposo per non arrivare con le batterie già scariche al venerdì”, ha concluso Gianinazzi.

Legato a Rete Uno Sport 19.10.2023, 12h30