Sessant’anni e non sentirli, l’Ambrì continua a correre

Espugnata Davos martedì e di ritorno dalla trasferta più lunga, l’Ambrì Piotta sabato sera ha vinto con pieno merito la terza partita in quattro giorni ottenendo la matematica salvezza che garantisce al sodalizio leventinese la sessantunesima stagione nell’élite dell’hockey svizzero, conquistata con la promozione di cui proprio domenica ricorreva il quarantennale. E a due giornate dal termine può ancora lottare per i play-in.

*** Dario Wüthrich: il suo primo gol nel massimo campionato - che lo ha visto festeggiato e sommerso dall’affetto dei compagni e di tutta la pista e che da tanto voleva dedicare all’amata Sophie, tragicamente scomparsa prima di Natale - è stata l’occasione per dare una tantum il premio di miglior giocatore ad un difensore, che senza clamore era già diventato prezioso: il suo +16 è il miglior bilancio personale di tutta la squadra, quarto tra i difensori di tutto il campionato!

** Dominik Kubalik: nonostante una fase piuttosto lunga con le polveri bagnate, l’asso ceco ha già eguagliato i 26 gol realizzati in biancoblù nella stagione 2018-19 (playoff compresi, allora). Quando lui, Maillet e DiDomenico girano sono problemi per tutti. Da quando giocano nella stessa linea hanno già totalizzato assieme più di 60 punti. 

* Tim Heed: non è la sua migliore stagione, ma ultimamente ha il bastone caldissimo: tre reti segnate nelle ultime quattro partite.

- I regali: sabato è toccato a Tommaso De Luca (peraltro spessissimo tra i più brillanti), ma a turno capita a molti biancoblù di rilanciare gli avversari giocando un po’ troppo d’azzardo. Tutti possono sbagliare (soprattutto un ventenne di talento che osa) ma a gioire alla fine sarà chi avrà sbagliato meno.