Un buon Lugano punito oltremisura dallo Zurigo

Poteva decisamente finire in altro modo, la trasferta del Lugano alla Swiss Life Arena. Ben messi in pista sul piano difensivo e aggressivi al punto giusto davanti, i bianconeri avrebbero probabilmente meritato altro risultato, rispetto al 5-2 con cui si è imposto lo Zurigo. I ticinesi, che possono sicuramente salvare la prestazione e mantengono un buon margine di vantaggio in ottica playoff, possono recriminare soprattutto per non aver chiuso in vantaggio il secondo periodo, incassando il 2-2 a soli 2” dalla seconda sirena.

Alle prese con le solite importanti assenze ma perlomeno in pista con la stessa formazione vittoriosa sul Losanna (LaLeggia e Ruotsalainen in sovrannumero, Koskinen in porta), i bianconeri sono stati bravi ad arginare i Lions nei primissimi minuti, colpendo alla prima vera occasione. All’1-0 di Joly all’11’14”, arrivato in fase di ripartenza e al termine di una penalità inflitta ad Andersson, ha però risposto già nel primo periodo Balcers al 18’55”, bravo a saltare Arcobello e a pareggiare in backhand. Il botta e risposta si è riproposto anche in un secondo periodo in cui sono stati i ticinesi a mostrare le migliori cose: il 2-1 di Fazzini in powerplay (16’00”) è stato però vanificato dal già citato gol di Malgin.

Ed è probabilmente in quell’istante che la partita ha preso la strada degli zurighesi. Perché se è vero che la squadra di Gianinazzi si è ripresentata anche in seguito sul ghiaccio senza alcun timore reverenziale, è altrettanto vero che quella rete è giunta in un momento chiave e contro l’andamento del gioco. E allora a risultare decisivo è stato uno sbandamento dell’intero quintetto in pista per gettare alle ortiche quanto di buono fatto: a ridicolizzare l’intero impianto difensivo bianconero è stato nell’occasione, al 45’23”, Balcers con un’azione personale. Nel finale, a porta sguarnita, sono poi arrivati i punti di Malgin e Andrighetto.

Legato a Sport e Musica del 30.01.2024