Avete in mente quel giocatore che, si dice, “nasce una volta ogni 100 anni”? Quello in grado di fare la differenza da solo e di risolvere una partita con una giocata? Quello che, ad esempio, manca come il pane alla nostra Nazionale di calcio? Ecco. La Svizzera - quella dell’hockey - quel tipo di giocatore ce l’ha. Di nome fa Roman Josi. Colui che, oggi è finalmente certo, sarà a Praga. Per disputare di nuovo un Mondiale per la prima volta dal 2019.
Inutile nasconderlo. Patrick Fischer si affida anche e soprattutto a lui per superare lo scoglio dei quarti di finale, vero e proprio tabù - guarda caso - proprio da quattro anni a questa parte. Ed è giusto che sia così, perché pochi, anzi nessuno qui ai Mondiali, può contare su un giocatore in grado di realizzare 85 punti (23 gol) in 82 partite di NHL. Vale a dire quelli che il difensore bernese, in corsa per la conquista del secondo Norris Trophy in carriera, ha fatto registrare nella stagione appena conclusa, risultata oltretutto la seconda più prolifica da quando gioca oltreoceano.
Si affiderà a lui, Patrick Fischer, soprattutto quando conterà davvero. In quei momenti decisivi che troppo spesso hanno fatto difetto alla sua Nazionale nel recente passato. Quelli che sarebbero potuti costargli il posto in più di un’occasione, ma che invece i vertici della SIHF hanno valutato come step necessari all’intero di un naturale processo di crescita. Un processo che oggi, indipendentemente dal recente rinnovo di contratto dell’allenatore, necessita però dei risultati. A maggior ragione con la presenza di Roman Josi.
Mondiali, il servizio di lancio con Roman Josi (Telegiornale 09.05.2024, 20h00)
RSI Sport 09.05.2024, 21:13
Mondiali, Roman Josi subito in pista (09.05.2024)
RSI Sport 09.05.2024, 16:41
Il servizio con Roman Josi (Rete Uno Sport 09.05.2024, 18h30)
RSI Sport 09.05.2024, 19:51