Se parliamo di Jean Todt, allora dobbiamo legarlo direttamente alla Ferrari e a Michael Schumacher. Ingaggiato come direttore generale proprio dalla scuderia di Maranello nel 1993, il francese aveva il compito di riportare il Cavallino Rampante sul tetto del mondo. “Avevo grandi ambizioni - ha dichiarato il 78enne - e quindi necessitavo di persone intorno a me capaci di formare un dream team”. Dream team che si è completato a fine 1995 con l’approdo in squadra di Michael Schumacher. “Il mio più bel ricordo è quando Michael è divenuto Campione del Mondo a Suzuka nel 2000”, ha detto il francese.
Non avevo esperienza con la F1, ero francese e approdavo nella scuderia che fino a quel momento non aveva mai assunto un direttore generale straniero
Jim Clark è uno dei piloti che Jean Todt preferiva da giovane, ma quindi chi è il più forte di sempre? “Ogni epoca, come in tutte le discipline, ha il proprio dominatore, per questo non posso permettermi di stilare una classifica sul migliore di tutti”. Periodi storici che cambiano anche per il numero di Gran Premi, oggi 24, una quantità importante, e che l’ex direttore generale di Ferrari condivide: “È una buona cifra, la Formula 1 è presente a livello internazionale quasi ovunque, sarebbe bello avere una gara anche in Africa”. E le monoposto e la loro tecnologia? “Le macchine sono sempre state tecnologiche - ha dichiarato il francese - Quello che oggi è affascinante sono i progressi che sono stati fatti e che sono in continua permanenza”.
F1, l'intervista a Jean Todt (La Domenica Sportiva 15.09.2024)
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F1, le dichiarazioni di Jean Todt sulla sicurezza stradale (16.09.2024)
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