Nove gare stagionali e otto volte sul podio, con cinque successi. Settima vittoria consecutiva in gigante in Coppa del Mondo, e 16a sulle 22 ultime prove di questa specialità disputate nelle ultime due stagioni e mezzo (e sempre nella top 3 tranne a Schladming l’anno scorso dove non era partito). Marco Odermatt, semplicemente mostruoso.
L’emozione: te lo può raccontare chi c’è stato, lo puoi immaginare guardando le immagini e ascoltando i suoni alla televisione, ma quando sei nel catino dello stadio del Chuenisbärgli i battiti salgono praticamente a ogni atleta che si presenta sul muro più ripido della Coppa del Mondo. E quando a percorrere gli ultimi metri sono degli atleti svizzeri, o ancora meglio il dominatore del Circo Bianco Marco Odermatt, i brividi non sono certo per il freddo.
Il protagonista: troppo facile dire Marco Odermatt. Ma oltre al nidvaldese sono state le condizioni meteorologiche a dominare la scena, con la neve a rendere il paesaggio più bello e tipicamente invernale e la nebbia a costringere gli organizzatori ad abbassare la partenza. Dall’altra parte c’è quello mancato e sfortunato, ovvero Loïc Meillard, questa volta eliminato già dopo la prima manche dopo aver perso uno sci prima del muro finale...
La curiosità: sono 300 i volontari impegnati in questa organizzazione che per due giorni di gare crea un gigantesco villaggio sui prati di Adelboden per accogliere più di 30’000 spettatori al giorno. Ai 25’000 che trovano spazio nelle tribune e negli altri spazi a pagamento, si aggiungono coloro che cercano uno spiraglio per vedere la pista dalla zona tendine, mentre i più audaci risalgono il pendio per trovare il loro originale punto d’osservazione.
G U Adelboden, immagini e suoni della festa del pubblico (06.01.2024)
RSI Sport 06.01.2024, 17:29
G U Adelboden, la seconda manche di Marco Odermatt (06.01.2024)
RSI Sport 06.01.2024, 14:15