Sinner affonda Zverev e si conferma re di Melbourne

Jannik Sinner si conferma campione degli Australian Open, conquistando il titolo per il secondo anno consecutivo. Il numero 1 al mondo ha superato Alexander Zverev (ATP 2) 6-3 7-6 (7/4) 6-3 in 2h45’ di gioco, dimostrando ancora una volta di essere il giocatore da battere sul cemento australiano nonostante qualche difficoltà fisica nelle ultime partite. Per l’italiano questo successo rappresenta la terza finale Slam disputata e vinta, dopo quella dello scorso anno a Melbourne e il trionfo agli US Open sempre nel 2024. Per il tedesco invece la sconfitta odierna segna un’altra occasione mancata per aggiungere un primo titolo dello Slam al suo palmarès, dopo la finale persa nel 2020 negli Stati Uniti e quella a Parigi lo scorso giugno.

Sinner ha iniziato il match nella serata australiana con grande solidità, mostrando un servizio efficace e riducendo al minimo gli errori. Il 23enne di San Candido ha poi sfruttato un calo di Zverev nell’ottavo game, ottenendo il break decisivo grazie alle difficoltà del tedesco, che nella prima frazione ha commesso 12 errori non forzati e a rete ha conquistato solo il 50% dei punti. In un secondo parziale più equilibrato e combattuto rispetto al primo, Sinner si è aggiudicato il set al tie-break. Dopo essere andato sotto 2-1 per un mini break, Zverev ha commesso due errori di dritto consecutivi, consentendo all’italiano di riprendere il controllo. Il punto del 5-4, favorito da una deviazione del nastro, ha spianato la strada all’altoatesino, che ha chiuso il parziale con una prima vincente e un dritto preciso sulla riga.

Il terzo e ultimo set ha visto Sinner conquistare nel sesto game il secondo break del match in suo favore, lanciando l’italiano verso il 6-3 finale che gli ha permesso di diventare il quinto giocatore nella storia a vincere tre Slam consecutivi su cemento dopo Roger Federer, Novak Djokovic, Ivan Lendl e John McEnroe.