Tennis

Ventidue anni dopo, il sogno continua

Torniamo in finale, ma stavolta non c'è il Dream Team

  • 19.11.2014, 10:22
  • 07.06.2023, 01:17
Jakob Hlasek e Marc Rosset

Jakob Hlasek e Marc Rosset, eroici a Fort Worth

  • Keystone

dall'inviato a Lilla Marcello Ierace

Sono passati ventidue anni. È il 1992, l'anno delle Olimpiadi invernali di Albertville e di quelle estive di Barcellona (le ultime organizzate insieme e non con alternanza biennale). A Parigi viene inaugurato Eurodisney e a Palermo vengono uccisi i giudici Falcone e Borsellino. Sinead O'Connor sciocca il mondo stracciando una foto del Papa e negli Stati Uniti viene eletto Bill Clinton.

E la Svizzera va in finale di Coppa Davis. La prima della storia e, fino ad oggi, anche l'unica. Andiamo alla caccia dell'Insalatiera grazie ai "gemelli diversi" Marc Rosset e Jakob Hlasek, tanto distanti fuori dal campo, tanto efficaci dentro. Il ginevrino è reduce da un incredibile successo a cinque cerchi, ma a Fort Worth, in Texas, sarà tutt'altra cosa, c'è da giurarci. Gli elvetici un'impresa l'hanno già fatta a Nîmes, guarda un po', proprio contro la Francia di Champion, Boetsch, Forget e Leconte. "È stato un momento di enorme gioia, alla fine ci siamo rasati tutti i capelli - ha recentemente ricordato lo stesso Rosset - poi anche la semifinale col Brasile a Ginevra è stata indimenticabile, con un pubblico fantastico".

Ma ad attendere gli elvetici all'ultimo atto non c'è una squadra. Ma una sorta di Dream Team ante litteram. Probabilmente se gli americani potessero scegliere chi mettere in campo tra i migliori tennisti del dopoguerra (escludendo dunque un monumento come Bill Tilden), andrebbero a prendere proprio quei quattro lì: Pete Sampras, Andre Agassi, John McEnroe e Jim Courier, 33 titoli del Grande Slam in bacheca. Hlasek parte con un tremendo 6-1 6-2 6-2 contro Agassi, ma subito dopo Rosset pareggia confezionando una vittoria epica, che resterà negli annali del tennis rossocrociato, superando al quinto set Courier. Sognare è da folli, e si arriva ad un passo dal tracollo psichico, quando il doppio svizzero è davanti due set a zero contro McEnroe e Sampras. Che sono due fenomeni e, da tali, rigirano tutto, vincendo il match del sabato e permettendo a Courier di chiudere i conti alla quarta partita. Ci si risveglia nella cruda realtà. Bravi, bravi, pacche sulle spalle, però la coppa se la tengono loro. Ma oggi, dopo ventidue anni, torniamo a sognare.

02:05

L'intervista a Marc Rosset (Rete Uno Sport 19.11.2014, 17h50)

RSI Sport 19.11.2014, 18:28

Le interviste a Hlasek e Rosset

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